L'Oua chiede misure anticrisi anche per gli avvocati

28-07-2009

La Commissione Fisco dell’Oua, guidata da Luigi Zenoni, ha preparato un pacchetto di proposte di modifica della manovra "Anticrisi", che sarà inviato al Governo e al Parlamento per chiedere la modifica del decreto legge. Secondo l'organismo di categoria infatti, la Manovra deve dare risposte complessive alla crisi internazionale che sta colpendo l’Italia, evitando interventi parziali e corporativi. Gli avvocati ritengono che il provvedimento legislativo sia inadeguato per il settore delle professioni e nello specifico degli avvocati.
 
L’Oua propone che si detassino gli utili reinvestiti e che si sospendano gli studi di settore.

Gli avvocati chiedono inoltre che chi svolge le difese penali a spese dello Stato, le cui parcelle non vengono saldate da parecchio tempo, possa cedere i  crediti pro soluto alle Banche, così come avviene con le imprese nell’ambito delle forniture e degli appalti della pubblica amministrazione.

Nell’ottica di una liberalizzazione, è chiesto che si possa ampliare la sfera di operatività professionale così da consentire anche agli avvocati l’autentica delle scritture private, la rinegoziazione dei mutui, la stesura dei protesti cambiari, la predisposizione delle pratiche di vendita auto, la  gestione delle cessioni di quote delle s.r.l. e la predisposizione delle pratiche afferenti il cosiddetto scudo fiscale».


Per Maurizio de Tilla, presidente dell’Oua, «la crisi economica sta mettendo a dura prova il mondo delle libere professioni. Il ceto medio italiano subisce da anni una pressione fiscale e inflattiva elevata e in assenza di interventi precisi e concreti si rischia di paralizzare un pezzo importante della mondo produttivo del nostro paese e, così, far perdere molti posti di lavoro».
 


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