LOVELLS VINCE PER A-STYLE E OTTIENE LA TUTELABILITA’ DELLE LETTERE

07-08-2007

LOVELLS VINCE PER A-STYLE E OTTIENE LA TUTELABILITA’ DELLE LETTERE

Con una sentenza del 12 luglio, pubblicata nei giorni scorsi, la Sezione Specializzata in proprietà industriale del Tribunale di Bari ha accordato protezione al marchio "A-Style" (il noto marchio con la A e i due puntini che cela l'immagine di due persone in una posa "osée") nei confronti di un marchio simile, caratterizzato in questo caso da due figure che si atteggiano a formare la lettera K. Il Tribunale ha dichiarato la nullità del marchio "K" in quanto determina un rischio di confusione, quanto meno per associazione, con il marchio "A", ed ha condannato il suo titolare per contraffazione, inibendo l'uso del marchio "K".
La sentenza è interessante non solo perché riconosce la tutelabilità di lettere dell'alfabeto quando abbiano una particolare caratterizzazione distintiva, ma anche perchè prende posizione su un problema che era stato risolto in modo diverso in un'ordinanza del Tribunale di Milano, vale a dire la pretesa contrarietà al buon costume del segno "A-Style", negando a chiare lettere che la ormai celebre "A" con due puntini possa essere un segno idoneo ad offendere il senso del pudore nella società di oggi.
«Siamo molto soddisfatti di questa sentenza», ha detto il professor Luigi Mansani, partner di Lovells, che difende A-Style fin da quando è stata creata la prima linea di prodotti, «A-Style è diventato un marchio di grande successo nel settore dell'abbigliamento casual, molto popolare nel pubblico giovanile di tutta Europa. E' stato riprodotto sui tram dell grandi città, su cartelloni giganteschi, è stato sponsor esclusivo di molte gare di Moto GP. Tutti lo hanno notato e si sono divertiti a scorgere l'immagine osée che la A con i puntini nasconde, e nessuno si è offeso. I Tribunali, in tutta italia, lo hanno tutelato contro i contraffattori. Solo il Tribunale di Milano, in un'ordinanza del dicembre 2005, aveva sollevato d'ufficio la questione della contrarietà al buon costume, dando così il via libera ad un'impresa che lo aveva palesemente imitato (in quel caso si trattava di una lettera H) per contraddistinguere un sito per adulti. Per fortuna i giudici baresi, dopo un'istruttoria non sommaria e con una sentenza che potrà fare stato, si sono mostrati meno bacchettoni ed hanno attribuito protezione ad un marchio che, grazie alla creatività e all'abilità di chi l'ha concepito e promosso e alla qualità dei prodotti su cui è apposto, vale ormai centinaia di milioni, ed è indicato dagli addetti ai lavori come uno dei successi più clamorosi degli ultimi anni».

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Hogan Lovells LuigiMansani A-Style


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