Calciopoli

Lubrano e Tedeschini ricorrono in Cassazione per Moggi

Risale al mese di marzo la conferma di radiazione all'ex dirigente della Juventus da parte del Consiglio di Stato

18-07-2017

Lubrano e Tedeschini ricorrono in Cassazione per Moggi



I legali di Luciano Moggi (in foto), Enrico Lubrano e Federico Tedeschini, rendono noto di avere proposto ricorso in Corte di Cassazione, contro la sentenza del Consiglio di Stato che ha declinato la giurisdizione sull’azione di annullamento della radiazione irrogata dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio all'ex dirigente juventino.

Il ricorso in Cassazione avverso le sentenze del Consiglio di Stato che declinano la giurisdizione è, infatti, espressamente previsto dagli artt. 91 e 110 del Codice del processo amministrativo.

Nella fattispecie, il ricorso in Cassazione si fonda sull'opportunità, dal punto di vista sistematico, di superare l'interpretazione sancita dalla Corte Costituzionale, con la sentenza n. 49/2011 - che ha sancito che, avverso le sanzioni disciplinari sportive, può essere proposta azione soltanto risarcitoria (con preclusione dell'azione demolitoria) innanzi al giudice amministrativo (interpretazione non vincolante, in quanto sentenza interpretativa di rigetto) - quantomeno con riferimento alle sanzioni disciplinari sportive costituite dalla radiazione, come nella fattispecie, essendo manifestamente inadeguata la tutela meramente risarcitoria per tale tipologia di sanzione, che necessita, invece, di una tutela anche demolitoria, avendo essa efficacia per tutta la durata della vita del soggetto leso; di conseguenza, almeno per le sanzioni disciplinari di radiazione, la preclusione alla tutela demolitoria si configura in termini di manifesta violazione dei principi di diritto alla tutela giurisdizionale sanciti dalla Costituzione (art. 24) e dall'Ordinamento Europeo (artt. 6 e 13 della CEDU).

La Cassazione potrà valutare se superare direttamente tale interpretazione restrittiva sancita dalla Corte Costituzionale e ripresa dal Consiglio di Stato nella sentenza impugnata, annullando tale sentenza e rimettendo al Giudice Amministrativo la valutazione dell'azione demolitoria a suo tempo presentata da Moggi innanzi al Tar Lazio (richiesta principale), oppure se rimettere la questione della compatibilità del 'diritto vivente' sancito dalla Corte Costituzionale rispetto alle norme costituzionali ed alle norme dell'ordinamento europeo, sollevando una nuova valutazione innanzi alla Corte Costituzionale o alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea (richiesta subordinata)".

 


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