di Francesca Lai
Il mercato delle Energy Service Company (Esco) registra un trend di crescita costante, il settore residenziale traina gli investimenti mentre quello industriale è riuscito solo a raggiungere i livelli pre-Covid solo nel 2023, anno in cui il mercato dell’efficienza energetica ha registrato un valore complessivo compreso tra 85 e 95 miliardi di euro.
È quanto emerge nell’Energy Efficiency Report 2024 dell’Osservatorio Energy & Strategy del Politecnico di Milano che illustra lo stato di salute della transizione energetica in Italia. Un ostacolo al raggiungimento degli obiettivi 2030 in materia energetica è sicuramente la tendenza delle imprese a trascurare le numerose opportunità: i costi ritenuti troppo onerosi o le azioni ritenute marginali rispetto al core business aziendale frenano gli investimenti.
Il tema della sostenibilità nel settore Energy sarà approfondito in occasione dell’Esg Summit di TopLegal, in programma a Milano il 18 settembre 2024 e rivolto a direttori legali aziendali e giuristi d’impresa, esperti di compliance, direttori affari societari, responsabili della sostenibilità, responsabili marketing e comunicazione delle aziende.
Il ruolo delle Esco nella transizione energetica
Le Energy Service Company giocano un ruolo chiave nel promuovere l'efficienza energetica, offrendo soluzioni integrate per il miglioramento delle performance energetiche: dalla diagnosi energetica al progetto di fattibilità, dalla realizzazione dell’intervento alla manutenzione, permettendo al cliente di reperire le risorse necessarie a coprire l’intero finanziamento o assistendolo nell’accesso al credito.
Le Esco si distinguono per il loro modello di business basato su contratti di performance energetica (Energy Performance Contracts): l'azienda fornitrice si assume il rischio dell'investimento e viene remunerata in base ai risparmi energetici effettivamente ottenuti. Questo approccio consente alle imprese e agli enti pubblici di ridurre il loro impatto energetico senza dover affrontare elevati costi iniziali.
Secondo l’Energy Efficiency Report 2024 dell’Energy Strategy del Politecnico di Milano nei prossimi cinque anni la fornitura di servizi da parte delle Esco continuerà a crescere, passando dall’attuale 7% all’11%.
Investimenti in efficienza energetica: il divario tra industria e residenziale
L'industria italiana, dopo il crollo causato dalla pandemia di Covid-19, ha mostrato una certa ripresa, ma i livelli di investimento in efficienza energetica sono tornati a fatica ai valori pre-pandemia. In particolare, l’Energy Efficiency Report 2024 colloca all’ultimo posto gli investimenti in efficienza energetica effettuati dalla Pubblica Amministrazione e dal comparto industriale. La ricerca evidenzia che nel campo delle industrie in investimenti salito del 20% rispetto all’anno precedente, tornando dopo quattro anni ai livelli pre-Covid.
Altra fetta di mercato rilevante è costituita dal settore Terziario che nel 2023 ha totalizzato il 30% con prevalenza di interventi di efficientamento e ammodernamento degli edifici.
In netto contrasto con il settore industriale, il comparto residenziale in Italia sta trainando gli investimenti in efficienza energetica: nel 2023 il totale degli investimenti emersi in questo ambito ha superato il 60%. Il merito è anche delle politiche governative, come il Superbonus, Ecobonus e Bonus casa, che hanno incentivato la riqualificazione energetica delle abitazioni, stimolando una forte domanda di interventi.
Il futuro del comparto dell’efficienza energetica in Italia
La ricerca condotta dal Politecnico di Milano evidenzia una dato negativo: secondo l'Energy Intensity Index, nel 2022 l'Italia è stato uno dei Paesi europei dalla più bassa intensità energetica, sia relativamente alle azioni messe in atto per migliorare l'efficienza energetica del Paese, sia per effetto delle caratteristiche del tessuto economico/industriale e delle condizioni climatiche.
In particolare, lo studio ha coinvolto tra aprile e maggio 2024 un campione di 454 aziende provenienti da differenti settori industriali. Di queste il 45% ha dichiarato di non aver effettuato investimenti nel corso del 2023, mentre il 55% ha preferito acquistare tecnologie hardware.
Come sottolineato dal report, le barriere principali sono l'incertezza normativa e il tempo di ritorno degli investimenti in efficientamento energetico. Inoltre il campione denuncia come i risparmi economici da soli non siano in grado di compensare la spesa iniziale in tempi considerati accettabili dalle aziende.
I dati attuali preoccupano gli esperti circa la capacità del nostro Paese di raggiungere la riduzione dei consumi prospettata per il 2030. Per tale ragione, vengono richiesti incentivi stabili a supporto degli investimenti e la potenzialità di modelli ancora poco adottati, quali gli Energy Performance Contracts, nell’abbattimento degli investimenti capitali.
In questo solco si colloca anche la tavola “Il settore Energy e sostenibilità” dell’Esg Summit 2024, in cui interverranno Laura Monforte, senior legal manager di Eni, Barbara Terenghi, evp sustainability di Edison, Marco Zizzo, head of finance & operations di Eos Im. L’Esg Summit è organizzato in collaborazione con Banco Bpm e sostenuto dai supporter Asvis (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile), Consumers’ Forum, World Energy Council (Wec) Italia, EticaNews e dal sustainability partner Up2You.
Clicca qui per iscriverti gratuitamente all’Esg Summit di TopLegal.