Mergermarket

M&A, CHIOMENTI IN VETTA

Lo studio, secondo le tabelle preliminari per l'anno 2012, è primo per numero di operazioni e valore. Bep scende dal podio e Gop guadagna posizioni

20-12-2012

M&A, CHIOMENTI IN VETTA

Con 34 deal seguiti e un valore di 14,4 miliardi di dollari Chiomenti resta saldo in vetta al mercato dell'm&a italiano, secondo le tabelle preliminari per l'anno 2012 di Mergermarket. Lo scorso anno lo studio dominava la classifica con 38 operazioni e 9 miliardi di euro. A seguirlo per il 2012 nella classifica per valore  è Gianni Origoni Grippo Cappelli & partners (Gop) con 14 miliardi di dollari (lo studio è terzo per numero di deal con 21), mentre è d'Urso Gatti e Bianchi ad aggiudicarsi la medaglia d'argento per numero di deal con 25 operazioni, mentre è al quarto posto per valore  con 10,5 miliardi di dollari, superato da Freshfields con 10,8 miliardi.

Chiomenti, tra le operazioni seguite nel corso dell'anno, ha affiancato Medusa Film nell'acquisizione da parte di Warner Bros e Investindustrial nell'acquisto di Ducati da parte di Audi. Gop, che nella classifica per valore ha superato Bonelli Erede Pappalardo (Bep) che occupava la medesima posizione per il 2011, ha seguito l'acquisizione da parte di Erg di asset nel settore dell'energia rinnovabile da fonte eolica da GdF Suez per un valore di 859 milioni di euro. Mentre d'Urso Gatti e Bianchi ha seguito il gruppo Marcegaglia nell'operazione di acquisto del controllo di Gabetti. Scivola al quinto posto Bep con 10,2 miliardi di dollari, seguito da Clifford Chance con 5,4. Ottavo per valore è Nctm (5 miliardi di dollari), che invece nel 2011 era 36esimo, decimo è Jones Day. Scala posizioni White & Case che dal 53esimo posto adesso si trova all'11esimo; a seguire Linklaters, Latham & Watkins e chiude15esimo Legance (lo scorso anno era ottavo).

Nella classifica per numero di deal Nctm si piazza al quarto posto con 21 operazioni a pari merito con Gop. Bonelli scende anche in questa tabella e dal terzo posto del 2011, occupa il quinto posto con 19 deal. Sale invece Linklaters al sesto posto, contro il 14esimo dello scorso anno, e raggiune quota 13 operazioni come Pedersoli. Seguono Grimaldi e associati con 10 operazioni, Latham & Watkins a pari merito con Blf con 9 deal, Freshfields, Clifford Chance e Allen & Overy con 8, Dla Piper a quota 7 e Jones Day 15esimo (lo scorso anno era 24esimo) con 6 operazioni.



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