Che siano tempi di vacche magre non è una notizia. Ma a furia di guardare il bicchiere mezzo vuoto a molti deve essere sfuggito che, nel primo trimestre del 2009, l’Italia si è dimostrata uno dei Paesi più vivaci sul fronte M&A. Ben tre dei primi dieci top deal annunciati tra gennaio e marzo sono italiani. Enel che compra il 25,01% di Endesa, Snam rete gas che acquista Italgas e Stogit, l’operazione Generali-Alleanza.
Secondo merger market, in questo primo trimestre, l’Italia ha assorbito il 12,3% del valore del mercato delle fusioni e acquisizioni attestandosi al quarto posto dopo Benelux (29%), Iberia (21,7%) e Uk & Irlanda (17,5%). E non a caso sono ben due le insegne legali italiane che compaiono nella classifica degli advisor che hanno seguito le operazioni di maggior valore in Europa durqante il primo quarto del 2009: Chiomenti, che si piazza al decimo posto a fronte di un 51esimo piazzamento nello stesso periodo del 2008; e Bonelli Erede Pappalardo che si attesta 14esimo a fronte del 54esimo posto di un anno fa.
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