Chiomenti è il primo studio per le operazioni di m&a portate a termine nel corso del 2013, secondo la classifica di Thomson Reuters. Con un numero di 31 operazioni, pari ad un controvalore di 15,4 miliardi di dollari, Chiomenti, replica il primo posto in classifica ottenuto anche nel 2012. Nonostante sia primo sul podio, lo studio però registra rispetto all'anno precedente un decremento tanto nel volume delle operazioni (-10) quanto per valore delle stesse (- 9,8%).
Al secondo posto troviamo Bonelli Erede Pappalardo con 24 deal per un valore totale di 14,4 miliardi; seguito da Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners con 16 operazioni per un valore di 10,9 miliardi.
Al quarto posto Freshfields con 16 operazioni chiuse per un valore di 7,6 miliardi, seguito da Skadden con 3 operazioni chiuse per un valore compessivo di 6,7 miliardi. In sesta posizione d'Urso Gatti e Bianchi, che ha chiuso il 2013 con 14 operazioni per 6 miliardi, seguito da Latham & Watkins con 16 deal per un valore di 5,9 miliardi.
Seguono Shearman & Sterling con 9 operazioni per un valore di 5,9 miliardi, Herbert Smith con 3 operazioni per un valore di circa 5,7 miliardi e Clifford Chance con 19 deal per 5,5 miliardi.
La classifica cambia se si guardano, invece, le operazioni annunciate. Secondo questo parametro, la lista stilata da Reuters pone in vetta Bonelli Erede Pappalardo, seguito al secondo posto da Gianni Origoni Grippo Cappelli & partners. Per Chiomenti, invece, il terzo posto.
TAGS
BonelliErede, Clifford Chance, Freshfields Bruckhaus Deringer, Latham & Watkins, SLA Shearman & Sterling, Herbert Smith Freehills, Skadden, Chiomenti, Gianni & Origoni, Gatti Pavesi Bianchi Ludovici Thomson Reuters