Si è tenuta oggi l’udienza del Tar Lazio sul ricorso presentato dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura (Oua) e da numerosi ordini e associazioni forensi, contro il regolamento attuativo varato dal Ministero di Giustizia contro la mediaconciliazione obbligatoria. Ad affiancare l'Oua nel ricorso l’avvocato Giorgio Orsoni.
Maurizio de Tilla, presidente Oua, ha così commentato: «Siamo fiduciosi nella decisione del Tar del Lazio. Le ragioni dell’Avvocatura sono chiare: l’obbligatorietà della mediaconciliazione è incostituzionale, viziata da eccesso di delega, limita i diritti dei cittadini e, non a caso, è assente in tutti gli altri Paesi europei. Il regolamento attuativo varato dal Ministero di Giustizia disattende la normativa comunitaria, è viziato in quanto non risponde ai previsti criteri di qualità e rigore nella formazione dei mediatori e nell’istituzione della Camere di conciliazione, e oltretutto non risolve il nodo dei possibili conflitti di interessi».
L'Oua, come annunciato da TopLegal.it lo scorso 2 marzo, ha inoltre già pensato alla strategia per aggirare l'obbligatorietà, oltre che aver proclamato lo sciopero dal 16 al 21 marzo prossimi.