MEDIASET, CON CHIOMENTI, PROLUNGA LA DUE DILIGENCE SU DMT ASSISTITA DA BLF

Mediaset prende tempo. Oggi scadeva il termine dell’esclusiva concessa da Dmt alla società televisiva del gruppo Fininvest per formalizzare la propria offerta per l’acquisizione dell’operatore attivo nel business delle torri di trasmissione.

Lo scorso marzo, Mediaset, assistita da Chiomenti con un team formato dai soci Michele Carpinelli, Enrico Giordano e Simone Bernard de la Gatinais con Antonia Cosenz e Dmt, affiancata da Daniele Bonvicini, fondatore di Blf, avevano presentato un progetto di integrazione che prevede che Elettronica industriale (controllata al 100% da Mediaset) conferisca le sue torri in Dmt o in una società di nuova costituzione, che confluirà poi in Dmt. A fusione avvenuta, Mediaset, tramite Rti, dovrebbe avere non meno del 60% della nuova Dmt.

Mediaset, che si era detta pronta a investire 420 milioni di euro nel progetto, aveva anche fatto sapere di essere disposta ad andare fino in fondo purchè non venisse costretta al lancio di un’Opa totalitaria su Dmt. Dallo scorso 2 maggio, però, con l’entrata in vigore delle nuove regole sull’Opa, a decidere se concedere o meno il beneficio dell’esenzione a Mediaset dovranno essere gli azionisti di minoranza della società che dovrebbero essere convocati in assemblea per deliberare sulla questione, subito dopo l’estate.

Così, oggi, durante la conferenza stampa di presentazione dei palinsesti, il vice presidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi ha dichiarato: «Dovrebbe esserci un prolungamento della due diligence, della quale fino ad ora siamo pienamente soddisfatti. Crediamo che l'operazione possa concludersi nei prossimi mesi».