Messina (Hogan Lovells): “Come stiamo gestendo il cambio di governance”

di Valentina Magri

Nuova governance per Hogan Lovells, che sarà guidata da un nuovo managing partner proveniente da Orrick: Patrizio Messina. Si tratta del lateral maggiore in Europa di Hogan Lovells. Messina (nella foto, a sinistra) succede a Luca Picone e sarà affiancato da Vittorio Moresco (nella foto, a destra), che ricoprirà la posizione di deputy managing partner. Entrambi i nuovi vertici dello studio affermano che saranno itineranti tra gli uffici di Roma e quello di Milano.

La scelta di un managing partner dall’esterno è inconsueta, ma l’insegna è convinta che il “rischio di rigetto” sia ridotto in virtù di più fattori tra i quali la condivisione della cultura internazionale e dei valori fondanti nonché il comune impegno a una fattiva ed efficiente integrazione mediante la condivisa nuova governance che prevede anche  la costituzione di un advisory board. Questo board è  composto da soci della nuova compagine e della vecchia guardia), e include Luca Picone, Marco Rota Candiani, Marco Berliri e Annalisa Dentoni-Litta. “L’advisory board aiuterà come osservatore e fonte di proposte per creare le migliori condizioni per l’ingresso di nuovi professionisti”, assicura il managing partner in pectore.

In merito al suo ruolo di managing partner Messina afferma che “Il management locale di uno studio internazionale applica la strategia e le policy decise a livello globale dalla law firm. Noi siamo uno studio integrato in cui sia la leadership europea sugli uffici che la leadership sulle business unit ci aiutano e dirigono l’operatività delle sedi domestiche. Come management italiano possiamo facilitare, coordinare, comunicare e aiutare la practice italiana. Inoltre, la nostra gestione viene implementata anche con l’aiuto dello staff a supporto che si divide tra Roma e Milano, coordinato da due office manager”.

La successione di Picone a detta dello studio è avvenuta “in modo molto naturale: da un lato, lui ha voluto fare un passo indietro dopo sette anni. Parallelamente, lo studio stava riflettendo sul nuovo managing partner e sulla nuova governance”, spiegano da Hogan Lovells. La scelta è caduta su Messina nel dicembre scorso. Moresco spiega: “Nello studio adottiamo un modello di leadership diffusa, per cui tutti i soci votano e le decisioni sono prese a maggioranza. Fermo restando questo spirito, la nuova forma di governance consente di far leva sulle esperienze internazionali di Messina e di metterle a servizio di Hogan Lovells”.

L’ingresso del nuovo team guidato da Patrizio Messina rientra nei piani strategici di ulteriore sviluppo e crescita dello studio in Italia. “Lo studio è attento a cogliere tutte le opportunità che si presentano sul mercato in linea con i propri valori. Così è avvenuto con Messina e con i professionisti che lo hanno seguito. Lo studio non si fermerà nella sua crescita con questa operazione”, precisa Moresco.

Quanto alle circostanze che hanno portato al suo ingresso in Hogan Lovells, Messina spiega:  “Conosco da tempo e stimo Hogan Lovells e il suo ceo Miguel Zaldivar. Ho capito in maniera chiara la strategia dello studio Hogan Lovells di investire in Italia e crescere come studio globale. Mi hanno convinto il progetto, la strategia, il fatto che Hogan Lovells sia uno studio davvero internazionale, le sue punte di diamante nelle diverse practice, la voglia di investire in Italia e in Europa.”.

Hogan Lovells nega di aver mai parlato con Alessandro De Nicola, uscito contestualmente da Orrick con altri 14 professionisti alla volta di BonelliErede.

Il team di Orrick da poco confluito in Hogan Lovells a rafforzamento della practice Capital Markets comprende i soci Patrizio Messina, Annalisa Dentoni-Litta, Madeleine Horrocks, Alessandro Accrocca, Paola Barometro, Sabrina Setini e altri 21 professionisti.