Il Tribunale di Milano, con ordinanza dell’8 maggio 2017, ha confermato il suo precedente provvedimento urgente di inibitoria contro Cassina in una controversia relativa a una poltrona disegnata negli anni ’50 da Gio Ponti. Il caso è stato gestito da un team guidato da Giacomo Bonelli di Mondini Rusconi per conto degli eredi Ponti.
Cassina aveva inviato a Molteni & C una diffida a produrre la poltrona di Gio Ponti, che essa ha realizzato su licenza degli eredi Ponti denominandola “D.156.3”. Molteni ha pertanto agito in giudizio, insieme agli eredi Ponti, per vedere riconosciuti i suoi diritti sul modello in questione, chiedendo che il Tribunale di Milano inibisse a Cassina qualsiasi forma di utilizzo dell’identico modello, da essa denominato “poltrona 811”.
Il Tribunale di Milano in data 4 aprile 2017 ha accolto tale domanda fissando una penale di 5.000 euro per ogni violazione dell’inibitoria da parte di Cassina. L’ordinanza di conferma ha inoltre condannato Cassina, che ha 15 giorni di tempo per proporre reclamo, alla rifusione delle spese legali.
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