di Valentina Magri
«Le normative su privacy e cybersecurity richiedono un approccio multidisciplinare: pertanto, è opportuno che il legale interno effettui un re-skilling delle proprie competenze, contaminandosi con altri saperi non solo giuridici». Così Yari Mori, direttore affari legali di Trenord. Mori sarà relatore al GC Summit di TopLegal, in programma lunedì 24 giugno 2024 a Milano. Un evento, patrocinato da Aigi (Associazione italiana giuristi d’impresa), in cui centrale è la figura del giurista di impresa, che ha assunto negli ultimi anni un ruolo sempre più strategico per le operazioni straordinarie.
Uno dei panel del GC Summit sarà dedicato a data privacy e cybersecurity, che rappresentano un significativo banco di prova per le imprese, in quanto integrano sia aspetti giuridici sia profili attinenti - tra gli altri - alla governance, al risk management, all’internal audit. Per questi motivi, secondo Mori nell’attuale scenario «non è più sostenibile a livello operativo l’adozione di una logica per silos in quanto è necessario attingere da diversi saperi e recepire le istanze del business per fornire un supporto efficace». In questo contesto, il general counsel funge da trait d'union rispetto alle varie funzioni aziendali, una sorta di collettore in merito ai contributi forniti dai vari owner coinvolti.
L’apertura a nuovi saperi include anche l’innovazione dei metodi e dei processi e il ricorso alla tecnologia, che consentono alle moderne direzioni legali di performare ulteriormente e dedicarsi alle attività con maggiore valore aggiunto. In ogni caso, «la conformità alla normativa applicabile non rappresenta soltanto un onere, bensì un investimento inteso come vantaggio competitivo e un'opportunità di miglioramento per tutta l'organizzazione», afferma il direttore affari legali di Trenord.
Inoltre, la direzione legale spesso rappresenta il punto di contatto della nuova partnership pubblico-privato e dialoga proficuamente con le Autorità di settore, come il Garante della Privacy, sulla base di un rapporto cooperativo anziché antagonista. La direzione legale di Trenord ha adottato un approccio sinergico e proattivo con le varie funzioni aziendali, avvalendosi – laddove necessario – di advisory team esterni e multidisciplinari dotati di un track record consolidato. «Capitalizzando l’esperienza di tali professionisti, si condivide know-how a beneficio dell’intera organizzazione», afferma Mori. In questo senso, l’interpretazione e l’applicazione della normativa rappresenta la condizione necessaria, ma non sufficiente delle moderne direzioni legali.
Un caso di successo di Trenord in ambito privacy e cybersicurezza è il progetto di data protection. «Per l’azienda il patrimonio informativo rappresenta un asset aziendale fondamentale e la relativa compromissione rappresenta un rischio operativo e, dunque, trasversale. Trenord ha pertanto lanciato un progetto che ha coinvolto l’intera organizzazione aziendale, inclusi i business partner, come i fornitori, in conformità al modello di Enterprise risk management definito a livello aziendale», racconta Mori. Nel dettaglio, la definizione della metodologia e delle misure di sicurezza è avvenuta di concerto tra il Legal e Dpo, l’It, il Risk & Compliance. In particolare, il Legal & Dpo per gli aspetti inerenti al Gdpr e alla normativa applicabile, l’It per implementazione di strumenti e misure di sicurezza, Risk & Compliance per la definizione dei livelli di classificazione in base alla criticità/sensibilità delle informazioni. A ciò si aggiungono le varie funzioni e direzioni aziendali per quanto di competenza e naturalmente la funzione Hr per garantire le corrette modalità di diffusione delle informazioni e di gestione e custodia delle stesse.
Yari Mori sarà relatore al GC Summit di TopLegal. Clicca qui per iscriverti gratuitamente
