Tra oggi e domani è atteso il decreto per i Tremonti bond di Mps, previsto dal piano industriale presentato nei giorni scorsi. Ebbene, l'istituto senese potrebbe portare a termine l’operazione senza l'ausilio di studi legali esterni, ma avvalendosi esclusivamente delle forze interne. Come, del resto, aveva già fatto in passato.
«Se si rivelerà una procedura semplice - precisa Giovanni Raffaele Rizzi (in foto) general counsel di Mps -, faremo tutto internamente, in caso contrario, ci rivolgeremo ad un advisor esterno».
Nel caso si aprissero opportunità per mandati esterni, il primo studio in lizza potrebbe essere Chiomenti che ha già affiancato Mps nella cessione di Biverbanca a Cr Asti (vedi TopLegal.it di ieri) e nell'aumento di capitale portato a termine lo scorso anno.
Nel piano industriale presentato il 26 giugno, la banca ha annunciato la chiusura di 400 sportelli, ma nessun dipendente resterà a casa. «Le circa mille persone che al momento operano all'interno delle filiali che saranno chiuse - precisa Rizzi -, verranno riallocate all'interno dell'istituto. Mentre in riferimento ai 4.600 dipendenti di back office, di cui si parla nel piano 2012-2015, saranno esternalizzati. Sarà infatti costituita una società ad hoc e venduta. Questa poi opererà per Mps. Per fortuna gli acquirenti non mancano».
Sull'aumento di capitale, annunciato sempre nel piano, ancora nulla di concreto. Mentre a proposito di risorse da ridistribuire e ottimizzare, Rizzi aggiunge, «assumeremo 1.000 private banker per la gestione dei portafogli clienti».
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