Cdp con Bt Italia

MULTA ANTITRUST A TELECOM ITALIA

Sanzione da 103,8 milioni di euro per abuso di posizione dominante sull'infrastruttura di rete

10-05-2013

MULTA ANTITRUST A TELECOM ITALIA

Telecom Italia è stata sanzionata dall'Agcm per 103,8 milioni di euro per abuso di posizione dominante sull'infrastruttura di rete.

Secondo quanto risulta a TopLegal, Caiazzo Donnini Pappalardo (Cdp) ha difeso Bt Italia (cliente storico di Nctm) e Colt Technology, due dei soggetti denuncianti nel procedimento, con il name partner Rino Caiazzo (in foto) assieme all'associate Daniele Pilla. Telecom Italia era difesa da Mario Siragusa e Marco D'Ostuni, soci di Cleary Gottlieb.

L'Antitrust ha stabilito che «la società ha opposto ai concorrenti un numero ingiustificatamente elevato di rifiuti di attivazione dei servizi all’ingrosso». Inoltre, sempre secondo l'authority Telecom «ha attuato una politica di scontistica alla grande clientela business per il servizio di accesso al dettaglio alla rete telefonica fissa, tale da non consentire a un concorrente, altrettanto efficiente, di operare in modo redditizio e su base duratura nel medesimo mercato».

Telecom Italia ha prontamente annunciato un ricorso al Tar contro la sanzione, «certa di poter dimostrare la correttezza dei propri comportamenti nelle sedi giudiziarie competenti», recita una nota del gruppo. Telecom sottolinea inoltre di aver «sempre assicurato agli operatori alternativi la piena parità di trattamento nell'accesso alla sua rete».

TAGS

Advant NCTM, Cleary Gottlieb Steen & Hamilton, Caiazzo Donnini Pappalardo RinoCaiazzo, MarcoD'Ostuni, MarioSiragusa, DanielePilla Telecom Italia, Agcm, BT Italia, Colt Technology


TOPLEGAL DIGITAL

Scopri TopLegal Digital, nuova panoramica sull’attualità del mondo legal, finance e aziendale

 

Sfoglia la tua rivista gratuitamente


TopLegal Digital
ENTRA