Alberto Musy (in foto), partner di Agnoli Bernardi, ha posto l'accento sui nuovi meccanismi di selezione dei professionisti. "Oggi il bravo avvocato è difficile da selezionare. E sicuramente, questa selezione" osserva Musy "passa attraverso l'accreditamento esterno. Ad esempio attraverso la pubblicazione di articoli sulla stampa". Per fare selezione le élite (che un tempo governavano questi meccanismi) "non sono più sufficienti. Si difendono arroccandosi in un meccanismo cooptativo che alla lunga stride con gli obiettivi che si pone anche perchè sfociano nel nepotismo". Solo i grandi studi legali riescono a fare selezione: "L'avvocato tradizionale non ha la possibilità di scegliere i professionisti con gli stessi parametri perchè primo di una struttura istituzionale".
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