Fa il debutto la nuova associazione Probenefit. A fondarla, sono otto studi italiani benefit distribuiti tra Lombardia, Piemonte, Veneto e Sicilia: Freebly, Lexant, Fidone, Lawal, Futura Law Firm, Sdba, FL20 e IPlus. Lo statuto della nuova associazione, che ha annunciato oggi la sua costituzione, è stato firmato a fine luglio. L’obiettivo è quello di portare i valori degli studi professionali che hanno adottato la forma di società benefit al tavolo delle istituzioni, soprattutto all’interno dell’Ordine degli avvocati, si legge in una nota.
L’associazione si ispira agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu e ha l’ambizione di stimolare un numero sempre più largo di professionisti a seguire il loro esempio, ha spiegato Giulio Graziani (in foto), presidente di Probenefit e co-fondatore di Freebly. Fanno parte del consiglio direttivo anche Isabella Secci (vicepresidente), partner di Lawal, Stefano Della Bella (segretario generale), Beatrice Scappini (tesoriere) di IPlus, Simona Cardillo (responsabile dell’impatto), partner di Lexant, coadiuvata da Rosario Giommarresi, fondatore di Fidone.
Negli ultimi anni è cresciuto il numero di studi a Roma, Milano e sulle piazze regionali che hanno adottato la forma di società benefit. Oltre ai fondatori di Probenefit, anche nel mondo delle grandi società multiservizio ha preso piede questa nuova forma giuridica che permette a uno studio di bilanciare lo scopo utilitaristico dell'attività professionale con il raggiungimento di un beneficio comune. Deloitte Legal a inizio anno è diventata una società benefit, dopo aver adottato lo scorso anno il Manifesto dello studio legale sostenibile.