NCTM stringe alleanza con una delle più affermate law firm di Shanghai, Allbright law offices, creata dalla fusione di tre studi legali locali. Il debutto del nuovo ufficio è previsto per quest'estate. Lo studio italiano sta attendendo la licenza a operare in Cina, di cui ha già presentato richiesta.
Vittorio Noseda (nella foto), managing partner responsabile del gruppo Cindia, punta molto sul nuovo ufficio, che avrà come legale di riferimento Hermes Pazzaglini, esperto di Cina e uno dei pochi legali italiani in grado di parlare correntemente il mandarino. "Abbiamo già un flusso di lavoro tale per cui sarà indispensabile rafforzare la struttura", ha dichiarato a TopLegal il managing partner, "anche se l'accordo con Allbright ci consente di coprire non solo Shanghai, ma anche la periferia cinese. E di avere una visibilità che da soli non avremmo".
Con questa strategia di posizionamento in Cina, NCTM mira ad affermare una sorta di "terza via" rispetto alle modalità di penetrazione del mercato cinese sinora attuate da altri player italiani. L'alleanza con Allbright fornisce allo studio italiano una "potenza di fuoco" di oltre 300 avvocati cinesi con il valore aggiunto di un team italiano guidato da Pazzaglini che è perfettamente in grado di parlare e lavorare in cinese oltre che in italiano. L'idea di fondo è che una struttura italiana, per quanto grande posa essere, da sola non potrà mai emergere nel mercato cinese.
Lo studio legale sarà presente all'Expo di Shanghai in giugno, insieme ad altri studi italiani, invitati dall'ufficio di rappresentanza italiana all'Expo, per presentarsi al mercato degli investitori cinesi.
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