Ancora modifiche in corsa sull'energy. A metterle in luce è lo studio legale Ashurst nella newsletter inviata questa settimana ai clienti, nella quale viene posto l'accento sulle ultime disposizioni per una delle practice di punta dello studio. La modifica, si legge nell'informativa dello studio, è stata introdotta dall'art. 65 del Decreto Liberalizzazioni - come risultante dalle modifiche apportate dalla legge di conversione n. 27/2012 - e comporta l'esclusione dagli incentivi statali per gli impianti fotovoltaici con moduli installati a terra in aree agricole.
«La norma prevede tuttavia due eccezioni alla esclusione», precisa Franco Vigliano, managing partner dell'insegna (in foto), «in impianti realizzati e da realizzare su terreni del demanio militare; impianti con moduli installati a terra in aree classificate agricole alla data di entrata in vigore della legge di conversione (25/3/2012), che soddisfino tre condizioni: abbiano conseguito il titolo abilitativo entro la medesima data del 25/3/2012, entrino in esercizio entro 180 giorni dalla stessa e rispettino i vincoli di potenza nominale, superficie occupata dai moduli e distanze imposti dai commi 4 e 5 dell'art. 10 del D.Lgs 3 marzo 2011 n. 28. L'art.65 non modifica direttamente le previsioni del Quarto Conto Energia, ma va ad incidere sul D.Lgs 3 marzo 2011 n. 28
al fine di circoscrivere le tipologie di impianti fotovoltaici che hanno diritto all'incentivo».
Non c'è pace, quindi, per gli operatori del settore che, dopo il Terzo Conto Energia, hanno assistito a un continuo susseguirsi di norme che ha cambiato la struttura degli incentivi, dal Decreto Romani al Quarto conto energia fino all'art 36 del Decreto Liberalizzazioni.
E c'è già chi parla del Quinto Conto Energia.
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