Matrimonio rimandato tra Hammonds Rossotto e Hammonds. A cinque anni dall’inizio della loro partnership, i due studi hanno deciso di non procedere all’operazione di fusione che avrebbe dovuto sancire la loro naturale unione, formulando un nuovo accordo di collaborazione in base al quale i due studi opereranno nel rispetto delle proprie autonomie organizzative. In altre parole, lo studio Hammonds Rossotto, guidato dal managing partner Pierluigi De Palma, pur continuando a far parte del network internazionale di Hammonds, guidato dal managing partner Peter Crossley, avrà piena libertà di operare sul mercato seguendo le proprie regole piuttosto che quelle dello studio inglese. «Dopo cinque anni di partnership», dichiara Riccardo Rossotto (nella foto) senior partner di Hammonds Rossotto, «abbiamo fatto con Hammonds una verifica della collaborazione. Pur constatando i risultati positivi da noi ottenuti, soprattutto in termini di crescita culturale, abbiamo riscontrato delle sostanziali differenze tra i sistemi organizzativi e contabili dei due studi. Abbiamo pertanto ritenuto necessario rimandare la fusione a un momento successivo, sempre se i due studi saranno intenzionati a procedere in tal senso».
Al di là di tali problemi, infatti, le nozze sono state rinviate a causa del diverso andamento che i due studi hanno avuto in termini di risultati. Se da un lato Hammonds ha attraversato uno dei periodi più difficili in termini di fatturato, passato da 135,7 milioni di sterline nel 2004 a 127,6 nel 2005 (pari a una diminuzione del 6% e a una riduzione di profitti del 25%), il turnover di Hammonds Rossotto è invece raddoppiato rispetto al 2004 (le stime parlano per il 2005 di un fatturato di 12,5 milioni di euro). A questo punto, le future nozze non sono poi così certe e i due studi preferiscono temporeggiare. TopLegal analizzerà più approfonditamente la questione nel numero che uscirà nel mese di marzo.
TAGS
RP Legal & Tax RiccardoRossotto, PierluigiDe Palma, PeterCrossley