Vincenzo Fabrizio Giglio e Mario Scofferi (entrambi in foto) si sono associati nel nuovo studio legale Giglio & Scofferi, specializzato in diritto del lavoro, con sedi a Milano e Genova.
Vincenzo Fabrizio Giglio ha iniziato il suo percorso professionale nello studio Toffoletto per poi approdare in Lablaw, mentre Mario Scofferi, anch'egli ex Toffoletto, ha maturato la sua esperienza in Bonelli Erede Pappalardo, fino all'apertura dello studio individuale.
La scelta dei due giuslavoristi è stata dettata: «dalla scarsa possibilità di crescita», spiega Mario Scofferi a TopLegal. «Sia io che il mio socio», prosegue il lavorista, «abbiamo iniziato da Toffoletto, dove ci siamo conosciuti. Giglio & Scofferi nasce dall'esigenza di esercitare la professione in modo libero, senza la gerarchizzazione degli studi legali internazionali. Negli studi strutturati, infatti, i margini di crescita per i professionisti sono bassi. Le posizioni più alte sono tutte già occupate. Infatti, in quelle realtà, in genere, i dipartimenti di lavoro non sono tra quelli che fatturano di più, per cui il numero dei soci è limitato. Oggi anche negli studi prettamente giulavoristi c'è scarsa possibilità di crescita, infatti, da quello che ho potuto appurare, i soli soci che vengono nominati, sono quelli che provengono da lateral, per cui portano nuovi clienti e, di conseguenza, fatturato. Un pò per queste ragioni e un pò per nostra ambizione personale abbiamo aperto uno studio nostro».
Giglio & Scofferi potrà contare oltre che sui due soci, su tre collaboratori e opererà, in particolare, nell'assistenza ai servizi alle Pubbliche amministrazioni e nel credito, prevalentemente su problematiche lavoristiche, sia nella costituzione, gestione e cessazione dei rapporti del lavoro subordinato, di agenzia e di collaborazione anche a progetto, sia nelle operazioni societarie straordinarie, quali trasferimenti d’azienda e licenziamenti collettivi.
«Altro elemento che ci ha convinti», continua Scofferi, «a fare questa scelta è il rapporto con i clienti. Infatti nelle realtà più grandi il cliente è tarato rispetto al lavoro che procura allo studio. Noi instauriamo un rapporto più diretto e puntiamo sulla fidelizzazione. Per questo abbiamo adottato strumenti di alternative billing, in particolare success fee (clienti persone fisiche) e compenso forfettario a pratica o annuale (clienti giuridici) oppure forniamo un preventivo secco. La tariffa oraria la proponiamo, ma non la utilizziamo quasi mai».
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