Le banche italiane proseguono sulla scia buyback. Dopo Unicredit e il Banco Popolare, è la volta di Intesa Sanpaolo. Che ieri ha lanciato un'offerta di riacquisto su bond subordinati per un totale di 3,75 miliardi di euro. Cogliendo al volo l'opportunità offerta da Banca d'Italia che, a partire dal 31 gennaio, ha allineato le regole italiane agli standard europei. Eliminando il divieto di buyback di bond ibridi posto alle banche italiane, quando operato in momenti diversi da quelli previsti per l'esercizio delle operazioni call.
Mentre i precedenti buyout erano firmati da un'insegna internazionale (in entrambi i casi advisor legale è stato Allen & Overy), questa è un'operazione targata tricolore. Ad affiancare Intesa Sanpaolo nell'operazione, infatti, lo studio Riolo Calderaro Crisostomo, nella persona del partner Michele Crisostomo (in foto).
(Notizia integrata l'8/02/2012; ore 14.30)
A&O ha assistito Banca IMI, Deutsche Bank, Goldman Sachs e Société Générale in qualità di dealer managers.
Il team è composto dal partner Paola Leocani coadiuvata dal senior associate Federico Morelli per gli aspetti di diritto italiano e dal partner Craig Byrne, coadiuvato dall'associate Patrizia Pasqualini, per agli aspetti di diritto inglese.
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