Un avvocato corre per la Casa Bianca. Il quarantasettenne Barak Obama, definito anche il Jfk nero, è stato scelto dai delegati di Denver come candidato democratico alle presidenziali del prossimo novembre. Un nomina avvenuta per acclamazione, suggerita dalla sua “rivale” Hillary Clinton. Oggi Obama accetterà ufficialmente l'investitura e parlerà dal palco dell'Invesco Filed, dove proseguirà la Convention apertasi lo scorso lunedì. Il fatto che pronunci il suo discorso in occasione del quarantacinquesimo anniversario del discorso “I have a dream” di Martin Luther King non può essere solo un caso. Obama è un accanito sostenitore dei diritti civili e dei diritti di voto ed è proprio sulla difesa di questi diritti che ha focalizzato la propria attività di avvocato.
Barak, infatti, dopo la laurea in Scienze Politiche, si iscrisse nel 1988 alla facoltà di giurisprudenza di Harvard, laureandosi nel 1991 cum laude. Subito dopo aver sposato la bella Michelle, anche lei avvocato (si conobbero nel 1990 in occasione di uno stage presso uno studio legale specializzato in diritto societario), Obama tornò a Chicago dove diresse un movimento per far registrare al voto quanti più elettori possibili. Successivamente diventò avvocato associato dello studio Miner, Barnhill & Galland, occupandosi della difesa delle organizzazione impegnate nella difesa dei diritti civili e del diritto di voto. Insegnò inoltre diritto costituzionale presso la scuola di legge dell'Università di Chicago dal 1993 fino al 2004, anno in cui fu eletto al Senato federale.
Bill Clinton, dal palco del Pepsi Center, ha definito Barak Obama come l'uomo giusto per ricostruire il sogno americano e ristabilire la leadership dell'America nel mondo. Una benedizione dopo le critiche mosse dall'ex presidente al candidato nero durante il duello con Hillary. Il sogno di Obama continua: realizzarlo non sarà facile.