Gli azionisti e obbligazionisti di Arkimedica ieri hanno dato l'ok al concordato preventivo presentato lo scorso ottobre al Tribunale di Reggio Emilia. Che prevede la riorganizzazione del gruppo e la preservazione della continuità aziendale, tramite la ristrutturazione dell’esposizione debitoria (per un ammontare complessivo di circa 36 milioni di euro), l’erogazione di nuova finanza da parte degli istituti di credito, l’apporto di ulteriore capitale di rischio (per un valore di 5,5 milioni) e la dismissione delle attività non strategiche. La proposta è stata messa a punto con il supporto di Chiomenti, con i soci Giorgio Cappelli, Manfredi Vianini Tolomei e Andrea Bernava, con la collaborazione di Filippo Cecchetti, Laura Leonardi e Antonio Tavella.
Adesso manca l'ok dei creditori che sono seguiti da Latham & Watkins, con i partner Riccardo Agostinelli e Maria Cristina Storchi e l'associate Marco Leonardi.
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