Nel numero di luglio-agosto di TopLegal, la storia di copertina è dedicata all'incontro tra domanda e offerta. Come fare convergere gli interessi economici dei clienti e degli studi legali? Ridurre o rendere variabili i costi non basta. Dal confronto tra le due parti, in occasione del TopLegal Summit 2014, è emerso che bisogna prediligere una maggiore efficienza e il valore aggiunto attraverso l’innovazione. Durante le due tavole rotonde sono emersi diversi spunti di riflessione nonché, come si poteva aspettare dalla trasversalità degli interventi, una diversità di posizioni.
Sulle best practice attinenti al rapporto tra cliente e consulente esterno, sebbene sia mancato per certi aspetti un consenso tra i direttori legali, tuttavia sono state messe in luce visioni che nel loro insieme saranno alquanto incoraggianti per gli studi legali. Niente tagli lineari: le porte ai mandati sono aperte. Basta solo saperci entrare. Certo, il divario tra studi e clienti sull’accezione di valore ancora esiste. Ma è sul valore che si gioca la sfida per la costruzione di partenariati strategici. Un tempo sordi rispetto alle rispettive esigenze, oggi direzioni e studi legali cercano il modo di ottimizzare le efficienze interne senza andare a discapito dell’altro. All'interno del numero, un excursus su alcune possibili soluzioni.
In Primo Piano "La notte delle stelle in-house", la rassegna dei TopLegal Corporate Counsel Awards, la cerimonia che celebra l’eccellenza delle direzioni affari legali giunta alla sua seconda edizione. Mentre il caso di studio del mese è Nctm. Razionalizzazione, efficentamento e modernizzazione sono le chiavi utilizzate dallo studio per innovare il suo modello gestionale. Oggi che il processo di istituzionalizzazione è concluso, l’obiettivo è crescere seguendo le direttrici tracciate dai clienti, adeguando il modello al mondo che cambia. Un'intervista al senior legal counsel di General Electric Healthcare, Stefano Giberti, sul valore aggiunto dell'advisor esterno. Quanto sono utili i servizi legali? Se si limitano a confermare dubbi preesistenti senza guidare le scelte aziendali, poco, secondo Giberti.
La ricerca del Centro Studi è dedicata all'Ip & Life Sciences, settore in cui al contenzioso si preferiscono vie stragiudiziali alternative, mentre crescono gli investimenti nel mercato farmaceutico e nei brevetti. Nonostante il periodo di crisi non stimoli il mercato e tanto meno la richiesta di consulenza, la tutela della proprietà intellettuale e dei marchi, nonché gli investimenti in tema di life sciences e brevetti, si confermano ancora ambiti di grande attrattiva per le aziende. Su costi e flessibilità, il modello boutique batte l’insegna multipractice.
Su E-edicola è disponibile la versione integrale del numero.