ON-LINE TOPLEGAL DI OTTOBRE (1)

Nel numero di ottobre di TopLegal, la storia di copertina è dedicata ai lateral hire. Reclutare professionisti di peso è la prima risposta degli studi ai cambiamenti del mercato. Ma a volte il ritorno rischia di essere inferiore all’investimento. Dei 19 lateral messi a segno nel 2007 solo 8 hanno tenuto. Eppure la corsa al partner non si arresta. Nel biennio 2011-2013 si sono registrati 119 spostamenti. Settori maggiormente interessati, corporate e banking & finance.  

Il caso di studio di ottobre è, invece, Gianni Origoni Grippo Cappelli & partners. Nonostante le pressioni esterne di un mercato in crisi e quelle interne seguite agli spin off di Labruna Mazziotti Segni e Legance, l’insegna non arresta la costruzione di un progetto avviato nel 2006. Garantire continuità nella discontinuità: è questa in sintesi  la grande scommessa di Gianni Origoni Grippo Cappelli & partners. Oggi, il volto di Gianni – un antesignano su molti dei cardini su cui si sta snodando l’odierna ricerca di istituzionalizzazione delle insegne legali – è quello di un gigante dei servizi, capace di essere ovunque e con chiunque, ma con meno spazio di un tempo per rallentare la corsa e godersi, con parcelle senza limiti, i vantaggi della posizione. «Attrezzarsi con una macchina efficiente che sappia superare la “cultura dell’io” in favore di quella del “noi” e pronta a rispondere alle esigenze di un mercato in crisi», è questa la via tracciata dal fondatore dell’insegna, Francesco Gianni, per permettere allo studio di non rallentare la corsa. 

In primo piano, un'analisi delle strategie e delle contingenze che hanno permesso l'anno scorso allo studio Maistodi conquistare il podio della TopLegal 100 su più fronti.  Mentre il ritratto è quello di Brian Sheridan, general counsel di Sorin.

Il rapporto del Centro Studi TopLegal è dedicato al Corporate m&a. Un mercato in mano a pochi e ad alto tasso di mobilità. Cresce l’attenzione per energy, fashion, lusso e tecnologia, mentre in Italia si fa avanti l’investimento straniero. Ciò che è cambiato rispetto al passato non riguarda tanto la vocazione o la natura dei professionisti, quanto lo spazio in cui cercano di muoversi. I “grandi” player del settore non operano più solo sul mercato degli acquisti più ingenti, bensì cercano di attingere anche al mid-market, come conseguenza dell’attuale condizione di mercato, che vive un costante aumento del numero degli attori (quindi della concorrenza) e una riduzione dei deal da spartirsi. Tra il 2010 e il 2012 il corporate è stato il settore che ha vissuto i maggiori spostamenti, ben 39. Una stagione “turbolenta”, che non vede all’orizzonte immediati segni di assestamento, bensì segnali di continuo rimpasto del mercato.

Il numero di TopLegal di ottobre è disponibile su E-edicola.