È Antonino La Lumia (in foto) il nuovo presidente del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Milano per il prossimo quadriennio. La Lumia, alla guida della lista Fare Avvocatura, è risultato il più votato dai colleghi con 1.841 preferenze, davanti allo sfidante Corrado Limentani (1.690 voti), a capo di Noi avvocati, una lista in continuità con la gestione precedente.
Prende il posto di Vinicio Nardo, eletto nel 2019 con 2.256 preferenze. In quest’ultima tornata elettorale, che si è conclusa giovedì 9 febbraio, hanno votato 5.198 avvocati, in rappresentanza del 24,4% degli aventi diritto di voto (21.307 professionisti). La lista Fare Avvocatura è riuscita ad eleggere 16 candidati, mentre alla lista di minoranza sono andati i restanti nove posti.
Il 14 febbraio si è tenuta la prima seduta del Consiglio per l'elezione delle cariche. Oltre al presidente La Lumia, sono stati eletti Francesca Maria Zanasi (già consigliere dell'Ordine), vicepresidente, Marco Accolla, segretario, e Giovanni Briola, tesoriere.
Tra i componenti del nuovo Consiglio, non mancano professionisti provenienti dal mondo dell’avvocatura d’affari. Dalla lista di maggioranza arrivano Massimo Audisio, titolare dello studio Audisio (in passato in Tosetto Weigmann e Cms), Antonio Caterino di Lca, lo studio fondato da Giovanni Lega (presidente di Asla, l’associazione degli studi legali associati), Alessandro Dal Molin (Legislab), Maria Laura Guardamagna (Gealex Guardamagna) e Valentina Masi, general counsel di Legance. I neoconsiglieri penalisti della lista di maggioranza sono, oltre ad Accolla e Briola, anche Antonio Finelli, Enrico Giarda e Alessandro Mezzanotte. Tra i giuslavoristi, con la maggioranza c'è Giovanna Fantini, già delegata di Cassa forense e tra le promotrici del Comitato pari opportunità; Giorgio Treglia (Wi Legal) con la lista di minoranza.
Anche La Lumia, esperto di diritto civile e bancario, proviene dal mondo degli studi legali d'affari. Socio fondatore di Lexalent, è presidente di Movimento forense. All'ultimo Congresso nazionale forense di Lecce, è stato il primo firmatario della mozione dedicata alla comunicazione degli studi legali, un tema particolarmente sentito dal mondo degli studi legali più strutturati. Il neopresidente si troverà alla guida di uno dei più importanti distretti dell’avvocatura in Italia: Milano è il primo per reddito medio, con una cifra di oltre 84.000 euro, stando all’ultimo Rapporto del Censis; e secondo, dietro Roma, per numero di iscritti a Cassa forense, di cui però è uno dei principali contributori.