Orrick, con i partner Patrizio Messina e Francesca Isgrò, e CE Legal, con il partner Daniele Cutolo, hanno assistito Infratel nel ricorso promosso da Eolo in relazione al bando di gara di Infratel avente a oggetto la procedura per la concessione di costruzione di una infrastruttura passiva a banda ultra larga nelle aree bianche delle regioni Piemonte, Valle D'Aosta, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata e Sicilia nonché per la Provincia autonoma di Trento.
Nell'ambito del ricorso, per Open Fiber hanno agito Luisa Torchia e Kostandin Peci, mentre per Telecom erano presenti Francesco Cardarelli, Filippo Lattanzi e Francesco Saverio Cantella dello studio Lattanzi Cardarelli.
Nello specifico Eolo contestava l’oggetto del secondo bando di gara ritenendo di aver già installato su parte delle aree oggetto di gara una propria rete a banda ultra larga. Il Tar aveva concesso l’esperimento di una Ctu nominando un collegio di tre esperti. Le operazioni peritali stavano volgendo al termine quando la società ricorrente si è determinata a rinunciare al procedimento. Rimane così confermato quanto è emerso dalla documentazione depositata dalla parte pubblica secondo cui quella di Eolo è un rete BL (Banda Larga) e non BUL (Banda Ultra Larga) riconoscendo la legittimità e la correttezza del bando di gara.
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