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Orrick: una ristrutturazione per lateral

Cosa c’è dietro le uscite di Patrizio Messina e Alessandro De Nicola da Orrick

14-02-2024

Orrick: una ristrutturazione per lateral

 

di Valentina Magri

I due fondatori di Orrick in Italia hanno abbandonato lo studio. Questa settimana sono state ufficializzate le uscite dei soci Patrizio Messina, uno dei professionisti che ha aperto la sede italiana dello studio americano nel lontano 2003, e Alessandro De Nicola, senior partner e membro del board internazionale dell’insegna. Messina porta con sé altri 30 professionisti in Hogan Lovells, dove sostituisce altresì quale managing partner dello studio Luca Picone, che resterà nell’insegna.  

I motivi delle uscite da Orrick

Secondo quanto risulta a TopLegal, Orrick avrebbe colto la palla al balzo delle uscite di Messina e De Nicola per ridimensionarsi, alleggerendo i costi di una cinquantina di professionisti. La perdita del fatturato portata dai gruppi uscenti potrebbe essere così compensata da risparmi e maggiore efficienza, in uno studio ormai troppo grande rispetto al volume degli affari. Una ristrutturazione interna per lateral, insomma. Scelta forse anche obbligata per la poca propensione da parte degli studi americani a investire in un mercato meno strategico e profittevole come quello italiano. Secondo i dati comunicati al mercato, Orrick non ha sostituito con nuovi ingressi i soci usciti tra il 2022 e 2023.

Orrick avrebbe ora intenzione di puntare su alcune aree core, come M&A, in particolare venture capital, tecnologia, fintech ed energia. Questo mese l’insegna ha infatti annunciato l’ingresso di Carlo Trucco come partner e la promozione a socia della practice tech and venture capital di Livia Maria Pedroni, oltre che l’ingresso di Francesco Macrì in veste di of counsel ed head of real estate.

La transizione di Orrick è in atto da tempo: nel marzo 2023 aveva cambiato la governance in Italia, nominando co-managing partner Attilio Mazzili (arrivato nel 2015 e in odor di promozione da un lungo periodo), affiancando Guido Testa, entrato in Orrick nel 2009 e che da tempo ricopriva questo ruolo. Mazzili e Testa sono punti di riferimento rispettivamente per le practice tecnologia e M&A, tra i focus dell’insegna.

L’uscita di circa 50 professionisti capeggiati da due figure di riferimento di Orrick lascia dedurre equilibri non ottimali sotto il profilo economico e professionale. Un motivo di malcontento sfociato ora in un esodo verso altre insegne.

Messina e De Nicola a loro volta hanno colto due interessanti opportunità. In BonelliErede, De Nicola si è inserito nella practice Legal Risk, Compliance & Investigation, che lo studio intende consolidare. Se da un lato il professionista porta con sé una struttura numerosa, dall’altro uno degli asset più importanti di De Nicola sono i suoi numerosi contatti istituzionali nonché il ruolo da consigliere di amministrazione e da presidente o componente di numerosi Organismi di Vigilanza di alcune tra le più importanti società e istituzioni finanziarie italiane e internazionali. BonelliErede prosegue così la sua strategia di reclutamento di figure istituzionali, come avvenne per Angelino Alfano nel 2021.

Dalla fusione di BonelliErede con Lombardi nel lontano 2019, l’ingresso di De Nicola e della sua squadra rappresenta il maggiore ingresso di professionisti. Con rischi legati a sostenibilità e sovradimensionamento rispetto a un mercato piccolo come quello italiano, tipici dei grandi studi. Ricordiamo che BonelliErede è la maggiore insegna in Italia, con circa 800 persone, di cui 92 soci. Nell’arco di meno di un anno dalla nomina a co-managing partner di Mazzili, Messina ha trovato in Hogan Lovells il ruolo di co-managing partner negato in Orrick. Resta l’incognita di come i professionisti italiani di Hogan Lovells potranno accogliere la nomina di un professionista arrivato dall’esterno, anziché votato all’interno, come da prassi, sebbene sia appoggiato dalla casa madre, come indica il plauso del ceo Miguel Zaldivar a seguito della nomina di Messina.

Numeri e pregressi

Le uscite di Messina, De Nicola e delle loro squadre sono l’ultimo segnale di una fuoriuscita di professionisti in atto da due anni. Secondo il Lateral Monitor 2023 di TopLegal, Orrick ha faticato a trattenere i professionisti in Italia. Nel 2023 sono usciti 4 soci,  mentre nel 2022 gli abbandoni erano 5 (di cui 4 equity partner). Tra i fuoriusciti Carlo Montella, che nel 2022 si è portato con sé un team di 19 professionisti per avviare il proprio studioGreenHorse Advisory.

 


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