OUA: LA RIFORMA PREVEDA L'ACCESSO PROGRAMMATO

Il sindacato forense chiede che non vengano iscritti agli albi più di 4mila nuovi avvocati all'anno

13-10-2009

OUA: LA RIFORMA PREVEDA L'ACCESSO PROGRAMMATO

In una nota stampa diffusa questo pomeriggio, Maurizio de Tilla (nella foto) presidente Oua, organo di rappresentanza sindacale dell'avvocatura italiana, ha richiamato l'attenzione sul dibattito relativo alla riforma forense chiedendo che la legge in fase di approvazione si attenga alle «proposte condivise di tutta l’avvocatura, senza colpi di mano e cedimenti». Il rischio, per de Tilla,  è che si vari «una “riformicchia”».

Il testo unificato già in discussione al Senato, secondo il numero uno dell'Oua, «deve recepire e mantenere alcuni punti irrinunciabili. La novità è la nostra richiesta di inserire il numero chiuso all’università e un accesso programmato di 4mila avvocati l’anno alle scuole di formazione forense. E comunque serve maggiore rigore all’accesso, chiediamo l’entrata in vigore immediata delle nuove regole. Per l’iscrizione all’albo deve essere necessario il limite massimo di 50 anni d’età e la validità del certificato di abilitazione entro i cinque anni. Chiediamo, inoltre, che ci sia continuità ed effettività nell’esercizio dell’attività e l’applicazione dei criteri stabiliti dalla Cassa forense».
 
«Infine», conclude de Tilla, «bisogna ristabilire l’inderogabilità dei minimi tariffari, ripristinare il divieto di patto quota-lite, prevedere l’esclusività della consulenza legale e non cedere sulle società di capitale e con soci di solo capitale. La riforma è una necessità per la categoria e per il Paese, ma non deve essere snaturata da ingerenze esterne, a partire quelle dell’antitrust, bisogna guardare all’Europa e in linea con le molte direttive sul tema varare una legge, che gli avvocati aspettano da molti, troppi, anni».

Ieri era intevenuto sul tema anche il presidente del Consiglio Nazionale Forense, Guido Alpa. Anche il numero uno dell'Ordine ha chiesto di approvare subito la riforma dell'avvocatura secondo le linee condivise da tutte le componenti dell'avvocatura che «con senso di responsabilità hanno definito le scelte più opportune per ammodernare la professione forense in tema di accesso alla professione, alla qualificazione al procedimento disciplinare, alla assicurazione della responsabilità civile e al procedimento disciplinare».


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