Sulla base dei risultati del convegno organizzato oggi dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Milano, presso la sede della Banca Popolare di Milano, "Finanza islamica: un’opportunità per le imprese italiane", è emersa la possibilità di usufruire di interessanti agevolazioni nei Paesi Arabi per insediare attività produttive utilizzando mezzi finanziari islamici, per la realizzare opere infrastrutturali che abbiano ritorni economici compatibili con la Sharia . Per il 2010 si stimano 1.400 miliardi di dollari di capitali amministrati dai servizi finanziari che osservano i due principi coranici basilari: la Riba e il Gharar ovvero il divieto dell’applicazione dei tassi d’interesse e il divieto della speculazione.