Panetta ha assistito ChAI, società californiana tra i pionieri nel campo dell’intelligenza artificiale generativa applicata alle interazioni conversazionali, nell’ambito di un procedimento istruttorio avviato dall’Information Commissioner’s Office (Ico), l’Autorità britannica per la protezione dei dati.
Panetta ha agito con un team multi-giurisdizionale guidato dal managing partner Rocco Panetta (in foto) e dal partner Federico Sartore, coadiuvati dal counsel Davide Montanaro e dalla junior associate Camilla Angelini, coordinando in loco il supporto di Alexander Milner-Smith e Sam Berriman di Lewis Silkin.
L’indagine dell’Ico, parte di una serie di iniziative di approfondimento anche a livello UE, volte a esaminare i rischi connessi ai servizi basati su modelli di Gpai (General Purpose Artificial Intelligence), mirava a verificare la liceità e la conformità del servizio offerto da ChAI con le leggi su uso e protezione dei dati personali.
Grazie all’attività di supporto legale di Panetta e al comportamento collaborativo tenuto da ChAI, l’Ico ha disposto l’archiviazione integrale del procedimento, con alcune raccomandazioni e senza formulare alcun addebito nei confronti della Società e quindi né prescrizioni né sanzioni amministrative.
Un risultato che rappresenta un grande successo e un importante precedente per l’intero settore della governance dell’intelligenza artificiale, in un contesto normativo in continua evoluzione e oggetto di crescente attenzione da parte delle Autorità europee.