di Francesca Lai
La direzione legale di Banca Mediolanum deve costituire il punto di riferimento per tutte le funzioni aziendali a supporto di iniziative, progetti, accordi, operatività e processi che comportino una valutazione legale. «Oggi vuol dire essere sostanzialmente su tutti i tavoli - esordisce Ettore Parlato Spadafora, direttore affari societari, legale e contenzioso di Banca Mediolanum».
La direzione legale non può più essere solo un supporto estraneo al business e un passaggio meramente “burocratico”, bensì costituire una guida strategica, un centro di competenza strutturato. La direzione legale della banca ha maturato competenze specifiche con collaboratori interni fidelizzati con molti anni di conoscenza ed esperienza del Gruppo e delle sue dinamiche e questo le consente di seguire internamente gran parte delle questioni legali. «Non deleghiamo la gestione, ma solo se lo valutiamo necessario, ci avvaliamo di studi legali per un opportuno confronto o, a volte, per ottenere un parere pro veritate. Queste occasioni di dialogo sono anche un’opportunità di crescita per i nostri collaboratori più giovani che ne traggono importanti benefici sul piano formativo», evidenzia Spadafora.
La scelta di quali attività sviluppare internamente e quali affidare a consulenti esterni è quindi guidata da criteri precisi: solo le tematiche particolarmente complesse o controverse e che richiedono un’elevata specializzazione sono affidate a professionisti esterni. «Abbiamo circa sette studi di riferimento per le questioni più delicate - spiega Parlato Spadafora -, mentre per attività come il recupero crediti ci affidiamo a realtà che abbiano una struttura efficiente e organizzata, ad esempio in grado di avviare un’azione di recupero tempestiva. Sono sufficienti poche domande per valutare la capacità e la competenza professionale di un avvocato».
L’intervista completa è stata pubblicata su TopLegal Digital di febbraio 2025 – n. 4. Registrati / accedi al tuo profilo per sfogliarla gratuitamente