Non sono solo Stefano Dolce e Domenico Gabbana (in foto) a rischio carcere per la presunta maxi-evasione fiscale esterovestita da circa un miliardo di euro che coinvolge l'attività della società Gado, che nel 2003 aveva acquisito i marchi fino ad allora di proprietà personale degli stilisti. Tra gli imputati anche il partner di Pirola Pennuto Zei, Luciano Patelli, scelto come consulente dal gruppo della moda nel 2003 proprio per disegnare l’architettura lussemburghese che poggia su Gado. Per lui il pm di Milano Gaetano Ruta ha chiesto una condanna a tre anni di reclusione. Il commercialista - come riportato da fonti stampa - è stato definito «istigatore del piano illecito» del quale ci sarebbe stata «piena condivisione».
Secondo gli inquirenti l'evasione fiscale sarebbe stata di circa 416 milioni di euro per ciascuno dei due stilisti, a cui vanno aggiunti altri 200 milioni di euro di un presunto imponibile evaso in relazione alla società Gado. Il primo reato contestato, quello per dichiarazione infedele dei redditi, si è prescritto a fine aprile, ragion per cui il pm ha chiesto che venga dichiarata l'estinzione. Rimane invece in piedi la seconda contestazione, che riguarda il reato di omessa dichiarazione.
A difesa degli stilisti, i penalisti Massimo Dinoia e Armando Simbari.
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