PAVESIO FA IL PROCESSO AL BRAND

08-03-2007

PAVESIO FA IL PROCESSO AL BRAND

«I clienti oggi fanno scelte “ad personam”, e ciò per motivi di riservatezza, di assenza di conflitti di interesse e di stabilità e continuità del rapporto». E’ questa l’opinione di Carlo Pavesio (in foto), name partner e fondatore dello studio Pavesio e Associati, an independent firm in association with Allen & Overy. Secondo questa tesi, i clienti sembrano sempre dare minor peso al brand delle law firm nella scelta del proprio consulente legale, e dimostrano di dare maggiore valore al concetto di relazione personale e fiduciaria con il proprio avvocato e consulente.

 
«Il cliente mal sopporta il fatto di essere assistito da persone continuamente diverse» continua Pavesio, «con competenza per lo più limitata a spicchi soltanto del più vasto problema. Desiderano avere un rapporto costante con un unico avvocato, senior, naturalmente a sua volta ben supportato da una sua struttura interna, flessibile e specializzata. E’ in questo rapporto che si consolida la clientela; un rapporto che si costruisce giornalmente attraverso un’assistenza che deve essere continua».
 
Appare evidente come le boutique e i piccoli studi siano avvantaggiati sotto questo profilo. Ma ci si chiede anche se questi siano in grado veramente di offrire le stesse competenze dei dipartimenti dei grandi studi legali.
Dall’altro lato, è lecito domandarsi se quest’ultimi siano capaci di costruire relazioni fiduciarie con i propri clienti e quanto veramente sia importante il loro marchio, considerato che gran parte di essi oggi stanno perseguendo politiche di spersonalizzazione.
 
TopLegal gira queste domande ai lettori, invitando ad esprimere la propria opinione sullo stato attuale della relazione tra legali e clienti a redazione@toplegal.it

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Allen & Overy, Pavesio CarloPavesio


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