Pavia e Ansaldo, con Marco Giustiniani, Nico Moravia e Giovanni Gigliotti, insieme ad Alessandro Fabbi, ha assistito le maggiori organizzazioni sindacali del settore del trasporto taxi nel contenzioso intentato dal gruppo Uber dinanzi al Tribunale di Torino per riattivare in Italia il servizio e l'omonima app Uber Pop, bloccati dal 2015 a seguito di due ordinanze del Tribunale di Milano.
In accoglimento delle tesi dei sindacati taxi i giudici torinesi hanno confermato che il gruppo Uber compie atti di concorrenza sleale nei confronti dei tassisti e, per tale ragione, ha confermato l'inibizione a tempo indeterminato il servizio Uber Pop e l'utilizzo della omonima app su tutto il territorio nazionale, trattandosi di una forma di trasporto persone in contrasto con il diritto italiano.
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