Assistita dagli avvocati Carlo Pedersoli, Marcello L. Magro (nella foto) e Francesca Leverone dello studio Pedersoli la società editoriale Vita ha presentato la comunicazione di pre-ammissione alle negoziazioni sul mercato Aim della Borsa di Milano. Si tratta della prima quotazione di una società che per statuto non distribuisce dividendi, lanciando una nuova sfida culturale sia per il mondo del non profit che per la comunità finanziaria.
«La scelta della quotazione», dice Paolo Migliavacca, amministratore delegato della società –«si collega alla necessità di reperire risorse finanziarie destinate allo sviluppo e alla crescita dell’azienda. La quotazione rappresenta la scelta più coraggiosa, ma anche la meno compromettente perché ci consentirà maggiore indipendenza e ci obbligherà alla massima trasparenza».
«La previsione statutaria di non distribuire utili», aggiunge il fondatore e presidente di Vita Riccardo Bonacina, «modificabile solo in un’assemblea straordinaria dal 90% del capitale sociale, trova spiegazione nella convinzione di dover reinvestire gli utili per generare valore sociale ed economico contemporaneamente». L’eventuale guadagno dell’azionista, quindi, non deriverà dai dividendi annuali, ma dalla crescita di valore dell’azienda.
Il Nomad della società è Ugf Merchant Spa, che ricopre anche il ruolo di Global Coordinator dell’offerta. Banca Finnat Euramerica agirà come specialist. EnVent è l’advisor finanziario. BDO è la società di revisione mentre e Aliberti Governance Advisors e Transearch Italia sono i consulenti per la corporate governance.
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