Focus

Penale: le imprese di fronte alla gestione del rischio

Le analisi di alcune recenti decisioni della Cassazione e della Procura di Milano in tema 231. Torna sotto i riflettori l’insider trading secondario

22-12-2022

Penale: le imprese di fronte alla gestione del rischio

 

Il modello 231 permette alle imprese di ridurre il rischio di illecito. Ed evitare così sanzioni e danni reputazionali. Ecco perché i responsabili dell’area legale delle imprese dedicano molto tempo alla realizzazione e alla corretta tenuta di questo strumento di prevenzione. È necessario, però, mantenere un costante aggiornamento sui più recenti orientamenti della giurisprudenza. Esistono casi, infatti, in cui la responsabilità dell'ente non può essere esclusa. Alcune recenti pronunce sembrano andare in questa direzione. 

In materia di sicurezza sul lavoro, per esempio, la Cassazione in una sentenza dello scorso settembre ha ritenuto una società responsabile anche quando risparmi irrisori di spesa possono causare lesioni personali gravi. Il caso in oggetto sarà approfondito in questo Focus.  Si segnala anche un recente decreto di archiviazione dello scorso novembre, depositato dalla Procura di Milano, in cui è emersa un’interpretazione di segno opposto, volta a una maggiore responsabilizzazione dell’ente di fronte a una rinuncia della pretesa punitiva dello Stato. L’obiettivo sembra essere quello di incentivare l’adozione di modelli virtuosi di gestione e organizzazione, oltre evitare duplicazioni sul piano sanzionatorio.  

Il secondo caso, analizzato in questo Focus, riguarda l’opportunità della prosecuzione di un procedimento ex d.lgs. 231/2001 a una multinazionale già in precedenza sanzionata per motivi fiscali. L’archiviazione è giunta al termine di un procedimento penale iniziato nel 2021 in cui si contestava l’utilizzo di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti. La gestione del rischio, infine, riguarda anche la sfera finanziaria. In tale contesto, è tornato sotto i riflettori il tema dell’insider trading. In particolare, la figura dell’insider secondario. Con la legge 238/2021, questa figura è tornata a essere penalmente rilevante e punita anche con la pena della reclusione, dopo che era stata depenalizzata con l’entrata in vigore anche in Italia della legge comunitaria 2004 (legge 62/2005). 
 


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