In data 9 novembre è stata pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Dogane la Circolare del 6 novembre n.16/D concernente i rapporti tra transfer pricing e valore in dogana. Giovedì 21 gennaio, Studio Associato (Kpmg), in media partnership con TopLegal, ha organizzato l’incontro di approfondimento sul transfer pricing e sul valore doganale proprio alla luce degli strumenti e degli oneri documentali descritti dalla nuova circolare emanata dall'Agenzia.
Relatori della tavola rotonda sono stati Massimo Fabio e Lucia Barone - rispettivamente partner ed executive senior advisor di Studio Associato (Kpmg) - e Francesco Gattola, funzionario dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e delegato italiano presso il Comitato codice doganale sez. Valore e presso il Comitato tecnico del valore del Wco.
Nel corso dell'evento sono state illustrate le modalità operative per la gestione degli strumenti di diritto doganale che potranno essere utilizzati per riconciliare gli aggiustamenti di transfer pricing in dogana, al fine di ottenere eventuali rimborsi o gestire gli incrementi di base imponibile in importazioni.
Tra gli effetti più evidenti della circolare, c'è l’opportunità per le imprese residenti di gestire in sicurezza la valorizzazione dei rapporti infragruppo che implicano una transazione con un fornitore/cliente localizzato in un paese non comunitario, consentendo di regolarizzare ex ante ogni variazione di valore che intervenga dopo la presentazione della dichiarazione doganale. Ma i cambiamenti per il sistema doganale non si fermano qui.
Dal primo maggio 2016, la circolazione delle informazioni tra autorità doganali e operatori economici avverrà solo per via telematica. Lo prevedono i regolamenti attuativi del Codice doganale unionale pubblicati lo scorso 29 gennaio sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea. Le autorità dovranno, inoltre, promuovere la trasparenza mettendo a disposizione del pubblico la normativa doganale e le decisioni amministrative, mantenendo un dialogo regolare con gli operatori economici.
Anche per questi ultimi sono previste facilitazioni: tramite la certificazione Aeo (Authorized economic operator) potranno infatti approfittare della dichiarazione semplificata, dello sdoganamento centralizzato e dell’autovalutazione. Si tratta di tre procedure, dedicate ai soggetti certificati, che permetteranno agli operatori di: i) presentare le dichiarazioni senza dover fornire tutti gli elementi necessari; ii) dichiarare le merci e pagare i relativi diritti dalla propria sede presso un unico ufficio doganale prescelto all’interno della Ue; iii) espletare determinate formalità doganali di solito di competenza delle autorità.
Cambiamenti che oltre a rendere il sistema più agevole, riducendo i tempi di sdoganamento delle merci, apportano un evidente beneficio economico grazie all’abbattimento dei costi correlati.
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