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Perroni: «Autoriciclaggio, risposta incerta all'inefficienza delle norme»

Mancano linee univoche e si possono solo ipotizzare i riscontri in termini tributari e di 231

22-02-2016

Perroni: «Autoriciclaggio, risposta incerta all'inefficienza delle norme»


Continua l'appuntamento con gli approfondimenti di TopLegal dedicati all'autoriciclaggio, tema scelto per l'annuale edizione del TopLegal Focus, che quest'anno ha avuto per oggetto «Rientro dei capitali e autoriciclaggio: i rischi penali della voluntary disclosure».

Secondo Giorgio Perroni (in foto), socio fondatore dello studio Perroni, la nuova norma sull'autoriciclaggio nasce dalla consapevolezza dell'inefficienza oggettiva delle norme sul riciclaggio e come risposta alle sollecitazioni di meccanismi sovranazionali che ritenevano la situazione italiana un'eccezione rispetto a un contesto che puniva questa condotta. 

La nuova norma, seppur sia in alcuni termini una semplificazione e uno sviluppo delle norme che la precedono, è caratterizzata da un'incertezza applicativa enorme: non c’è ancora nessuna applicazione di questi capi d'accusa, mancano delle linee applicative univoche e si possono solo ipotizzare quali siano i riscontri in termini tributari e di 231.

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