Riccardo Pieroni (in foto) lascia d’Urso Munari Gatti, lo studio dove era approdato nel marzo dello scorso anno in veste di consulente, dopo aver ricoperto dal 1998 il ruolo di equity partner presso lo studio Irti, fondato da Natalino Irti. Secondo quanto risulta a TopLegal, Pieroni è in trattativa con due studi legali e dovrebbe fare una scelta entro la fine di questo mese.
L’uscita di Pieroni dallo studio di Carlo d’Urso coincide con il provvedimento emesso oggi dal Gip del Tribunale di Roma Orlando Villoni con il quale è stata revocata allo stesso Pieroni, in qualità di presidente di Magiste Real Estate, e a Massimo Iacobacci, in qualità di amministratore della stessa società, l’interdizione all’assunzione di cariche societarie per tre mesi disposta il 2 ottobre nell’ambito dell’accusa di concorso per bancarotta patrimoniale per distrazione e dissipazione avanzata dai pm Giuseppe Cascini e Rodolfo Sabelli a Stefano Ricucci, vice presidente di Magiste Real Estate. Misura interdittiva che è stata confermata a carico di Ricucci.
Secondo l’accusa, l’immobiliarista romano avrebbe chiesto e ottenuto 600 mila euro in modo illecito dalla società in regime di concordato preventivo, in virtù della carica ricoperta (usati pare nei primi sei mesi dell’anno), e utilizzato una villa dell’Argentario della Magiste (Villa Feltrinelli) che invece avrebbe potuto essere messa a reddito.
L'avvocato Pieroni è stato assistito dai penalisti Anna Pinto e Marcello Melandri.