Filippo Pingue, senior partner della sede romana di Simmons & Simmons, si appresta a lasciare lo studio con l'idea di mettere in piedi la sua boutique.
Lo conferma a TopLegal il diretto interessato.
«Quello con Simmons è stato un bel matrimonio, durato a lungo», dice Pingue. Nel '93 Simmons è diventato il nostro quinto socio (in Grippo & associati, ndr) assieme a me, Eugenio Grippo, Bruno Gattai e Stefano Speroni, poi nel '97 abbiamo fatto la fusione con Simmons & Simmons. Lo studio di Roma da allora si è allargato, la reputo una storia di successo. Adesso però credo sia arrivato il momento di fare qualcosa di nuovo, qualcosa di totalmente mio», spiega Pingue, che parla di «separazione consensuale» con lo studio, in cui si fermerà ancora per un mese o due.
«L'idea è quella della boutique», precisa Pingue, aggiungendo: «Sto sondando il mercato per cercare di coprire il diritto civile, commerciale, bancario e amministrativo, vorrei anche un presidio sul diritto del lavoro. E ovviamente il contenzioso relativo a tutti questi settori. Ma si tratta di un progetto ancora in nuce».
Pingue si occupa prevalentemente di diritto societario, di ristrutturazioni finanziarie e di operazioni di finanza strutturata e di debt capital markets, oltre ad avere esperienza nel settore della monetizzazione dei crediti nei confronti di amministrazioni pubbliche ed altre istituzioni finanziarie.
Secondo quanto confermato a TopLegal da fonti vicine alla situazione, anche Marco Franzini è in uscita. Pingue non ha voluto commentare la notizia di questa ulteriore uscita, mentre non è stato possibile raggiungere il diretto interessato per un commento.
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