Pininfarina passa sotto il controllo di Mahindra

 
Il gruppo indiano Mahindra & Mahindra, affiancato da Gianni Origoni Grippo Cappelli, ha siglato un accordo con Pincar, affiancato dallo studio Pavesio, per l'acquisto del suo 76% di Pininfarina e si prepara a lanciare un'Opa sulla restante parte del capitale a 1,1 euro per azione. La quota di Pincar, oggi in pegno alle banche finanziatrici che sono assistite da Linklaters, verrà acquistata per un controvalore complessivo di 25,3 milioni di euro.

L'operazione, nel dettaglio, sarà condotta da una newco partecipata al 40% da Mahindra & Mahindra e al 60% da Tech Mahindra, entrambe affiancate da un team di Gianni Origoni coordinato dal senior partner Francesco Gianni (in foto) e composto dal partner Andrea Aiello, dal counsel Dario Pozzi e dal senior associate Antonio Modola. Il partner Giuseppe De Simone e il senior associate Claudia Lami hanno curato gli aspetti della ristrutturazione del debito mentre il partner Cristina Capitanio e l’associate Veruska Crucitti hanno curato gli aspetti di diritto del lavoro. Advisor finanziario Rothschild il cui team è stato formato da Alessio De Comite, Simone Santi, Vieri Betti Guaraldi e Fiammetta Roccia.

Ad assistere la storica società torinese e Pincar è stato lo studio Pavesio con un team guidato dal fondatore, Carlo Pavesio affiancato dal partner Andrea Cristaudi. Advisor finanziario, invece, un team di Ernst & Young.
 
Linklaters, invece, ha agito per le banche coinvolte con un team composto dal partner Francesco Faldi, dal managing associate Ettore Consalvi e dall’associate Valentina Armaroli.
 
L'operazione dovrebbe chiudersi nel primo semestre del 2016 e, in base agli accordi, Paolo Pininfarina resterà presidente della società. I due acquirenti investiranno 20 milioni attraverso aumento di capitale in Pininfarina entro la fine del 2016. Contestualmente all'accordo di compravendita è stato siglato un accordo di ristrutturazione dei debiti di Pininfarina con le parti finanziatrici.