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Pirola Pennuto Zei allarga la partnership

Lo studio ha aperto una sede a Hong Kong e sta valutando l’apertura di nuovi uffici. A inizio anno ha promosso 10 professionisti

05-02-2020

Pirola Pennuto Zei allarga la partnership

Pirola Pennuto Zei ha inaugurato l’anno con una serie di nomine: due nuovi equity partner, tre partner e cinque associate partner che hanno portato a 66 il numero di partner e a 62 associate partner su oltre 600 professionisti. Negli ultimi tre anni, stando a una ricostruzione di TopLegal, a entrare nella partnership sono stati soprattutto i commercialisti: Nathalie Brazzelli e Andrea Pirola a inizio 2020; Fabio Carusi e Roberta Pirola nel 2019; Guido Doneddu e Rosita Natta nel 2017, quando i partner erano 60.

Sono quattro, invece, i co-managing partner oggi alla guida dello studio: Massimo Di Terlizzi (in foto, a sinistra), Luca Occhetta, Marcello Romano e Stefano Tronconi (in foto, a destra). Commentando le nomine, il co-managing partner Massimo Di Terlizzi ha detto a TopLegal che «l’obiettivo primario di tutti i soci è quello di preservare la stabilità della firm, affinché tutti gli sforzi siano concentrati sulla crescita, rendendo così l’obiettivo della partnership raggiungibile a tutti coloro che condividono i nostri valori».

Parlando di possibili lateral hire, Di Terlizzi ha ricordato che da sempre lo studio si impegna nel sostenere la crescita professionale delle proprie persone valorizzando i talenti interni e favorendone la crescita in senso verticale. «Tuttavia, per alcune practice legal, verificandosene le condizioni, abbiamo deciso di valutare anche l’inserimento di figure più senior» ha aggiunto. Tra le uscite, invece, si segnala quella dell'equity partner Piero Marchelli, esperto di M&A e diritto societario, che a fine 2018 è entrato in Lexia come of counsel.

Dopo aver sviluppato una capillare presenza nazionale, lo studio sta guardando sempre più ai mercati internazionali. Nel 2019 ha aperto una nuova sede ad Hong Kong, che si affianca agli altri due già presenti in Cina, a Pechino e a Shanghai, portando a 14 il numero di uffici, di cui uno a Londra e dieci in Italia (Milano, Roma, Torino, Verona, Padova, Bologna, Brescia, Napoli, Parma e Firenze). «Stiamo continuando a lavorare nei paesi che riteniamo di nostro primario interesse implementando la nostra presenza attraverso rapporti di best friendship con altre firm ed esaminando la possibile apertura di nuovi uffici» ha detto Di Terlizzi.

Quanto all’organizzazione del team, il co-managing partner Stefano Tronconi ha detto che «lo studio è da sempre sensibile alle tematiche legate alla gender diversity e ha messo in atto numerose iniziative per venire incontro alle esigenze delle professioniste donne, favorendo la flessibilità lavorativa e attuando una mirata tutela economica, soprattutto legata alla maternità». Nel 2018, in particolare, una recente indagine del Centro Studi TopLegal ha registrato un importante incremento della compagine femminile (+80). Alla fine dello stesso anno, lo studio contava 538 professionisti (263 donne) e 42 soci equity, di cui 4 donne.

Lo studio negli ultimi anni ha rafforzato la sua attività non solo nel tributario, ma anche nell’assistenza a operazioni corporate/M&A. Il fatturato tra il 2016 e il 2018 da 116 milioni a oltre 130 milioni di euro. Il dato sul giro d'affari per il 2019 non è ancora disponibile.

Passando alle practice, il tax nel 2019 si è confermata l’area più trainante per la firm, soprattutto nell’ambito della consulenza specialistica in materia di prezzi di trasferimento e di ruling internazionali, nello structuring di operazioni di private equity e di real estate e nella gestione dei rapporti con l’amministrazione finanziaria per interpelli, verifiche fiscali e mutual agreement procedures.

Tra i temi più sentiti oggi dalle imprese sul fronte tax, lo studio menziona le politiche dei rapporti infragruppo delle aziende multinazionali e le tematiche Iva nei rapporti internazionali. «C’è stato un forte sviluppo anche nelle attività legal che hanno visto, tra l’altro, un notevole incremento nel settore del capital markets, M&A nonché nell’implementazione dell’attività regolamentare e di legal compliance» ha detto Di Terlizzi.

Sul fronte corporate/M&A, TopLegal su dati Mergermarket ha contato 13 deal seguiti da Pirola Pennuto Zei nel 2019, tutti in Italia, per un controvalore complessivo di 329 milioni di euro nel 2019, rispetto alla 12 operazioni del 2018 per un controvalore di 768 milioni. Nel 2017 le operazioni sono state 14, di cui due cross border, per un value di oltre 1,8 miliardi di euro. Tra le principali operazioni del 2019, lo studio ha curato per Bain Capital e Fedrigoni i profili fiscali di struttura e la due diligence nell'acquisizione di Ritrama, valutata in 250 milioni.

Le attese per questo settore nel 2020 da parte dello studio sono in crescita. Tronconi, infatti, ha spiegato che il settore M&A è ancora in fermento con la presenza di molti investitori alla ricerca di società target. «Il trend segna un forte ampliamente dell’area d’interesse anche con riguardo alle small cap» ha aggiunto. Passando al mercato dei capitali, Pirola nel 2019 ha agito per la parte fiscale a fianco di Nexi nell'Ipo sul segmento Star, società che in pochi mesi è entrata nel Ftse Mib. «Negli ultimi due anni, il mercato del capital market ha subito una flessione che ha portato molte aziende italiane a ridurre il loro interessamento per la quotazione sui mercati primari» ha concluso Tronconi.

 

 

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