In questi giorni è stato emanato il provvedimento di dissequestro delle opere e strutture del raccordo autostradale Villesse-Gorizia. Il Gip ha dato ragione all’opposizione presentata da Paolo Bassi, referente dell’Ati, e da Fvg cinque scarl, entrambi assistiti da Luca Ponti (in foto), legale di fiducia della società consortile che si occupa dei lavori per la trasformazione ad autostrada del raccordo Villesse-Gorizia, dalla A4 sino al confine sloveno.
Il sequestro delle delle vasche di fitodepurazione previste dal progetto di adeguamento dell’autostrada del raccordo Villesse-Gorizia era stato disposto per finalità di carattere probatorio, al fine di effettuare analisi volte a verificare la sussistenza di inquinamento. Con provvedimento di lunedì, 17 giugno, il Tribunale di Gorizia, riconoscendo che la persistenza del sequestro di fatto risulta fonte essa stessa di deficit di sicurezza e disagi nella viabilità, comunque ritenendo la persistenza del vincolo di per sé illegittima, ha disposto la restituzione delle opere in sequestro alla società consortile incaricata dei lavori.
Ciò consentirà quindi la prosecuzione dei lavori sul tratto autostradale interessato e l’ultimazione del raccordo sino al confine sloveno, con evidenti ricadute positive, tra l’altro, in ambito occupazionale e comunque economico e ciò non solo per il Friuli Venezia Giulia ma anche a livello nazionale, consentendo l’ultimazione del collegamento autostradale con la vicina Slovenia.
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