PRADA, SUSPENCE PER IL DEBUTTO A HONG KONG

Debutta il 24 giugno, sulla piazza di Hong Kong, il titolo Prada. È un campione della moda la società italiana che sbarca in Borsa in questo 2011. Anche se la Borsa in questione non è quella di Milano.
Al fianco della casa di moda, un pool legale composto da Bonelli Erede Pappalardo, per il quale hanno lavorato Sergio Erede, Stefano Simontacchi e Carlo Montagna, Slaughter & May e Davis Polk.

I coordinatori dell'offerta globale sono Banca Imi (gruppo Intesa SanPaolo), UniCredit, Clsa (gruppo Crédit Agricole) e Goldman Sachs, che hanno agito anche in qualità di joint book runner per il collocamento istituzionale. Per tutti gli aspetti legali, le banche si sono affidate a Clifford Chance che ha schierato un team composto dai soci Filippo Emanuele e Alberta Figari, coadiuvati da Camilla Rigamonti, Linda Taylor, Ivana Magistrelli e Mariagrazia Scorrano.

Per Prada si tratta di un debutto sotto pressione. Quest’oggi, Prada ha reso noto di aver fissato la propria offerta a Hong Kong a 39,50 dollari di Hong Kong, cifra corrispondente alla parte bassa della forchetta ipotizzata nei giorni precedenti il collocamento. Nel filing alla borsa di Hong Kong, Prada ha comunicato che, nell'ambito dell'offerta, sono state vendute 423,3 milioni di azioni, raccogliendo 16,72 miliardi dollari di Hong Kong (2,14 miliardi di dollari).

La società ha inoltre dichiarato che le azioni offerte nella parte retail non sono state completamente sottoscritte e poco più della metà delle azioni inizialmente previste per l'offerta pubblica sono state riallocate nella parte istituzionale. Il numero finale delle azioni sottoscritte dal retail a Hong Kong ammonta quindi a circa il 5% dell'offerta complessiva (prima dell'esercizio della green-shoe), dal 10% inizialmente previsto. La parte istituzionale conta per il 95%.
Preoccupa la performance deludente del titolo Samsonite, sbarcato sullo stesso listino pochi giorni fa con un esordio negativo del -11%.