Private equity: un Ddl punta a renderli più competitivi

17-05-2010

E' stato illustrato oggi, dalla senatrice Maria Ida Germontani, il disegno di legge recante "Disposizioni in materia di riordino della tassazione dei fondi di investimento mobiliare chiusi" (AS 2028), attualmente in corso di esame in Commissione finanze del Senato.
Il testo prevede di cambiare l'imposizione fiscale per i fondi mobiliari chiusi dal maturato al realizzato. In questo modo, verrebbe corretta la discriminazione che rende i fondi italiani meno competitivi di quelli esteri.
Il regime attuale, infatti, penalizza i fondi di private equity italiani rispetto a quelli di diritto estero, che sono tassati secondo il sistema dell’imposizione sul risultato realizzato. Applicando l'aliquota sostitutiva solo al momento dell'uscita dell'investitore, infatti, i private equity esteri possono evidenziare, durante la vita del fondo, rendimenti pi˘ elevati perchÈ al lordo di tale ritenuta.
Il Ddl presentato dalla senatrice Germontani, condiviso da AIFI, prevede di cambiare un regime che peraltro impedisce ai gestori italiani di applicare metodi di valutazione delle partecipazioni allineati a quelli previsti dalla prassi internazionale.
Riguardando soltanto i fondi mobiliari chiusi, infine, il disegno di legge presentato non comporta particolari perdite per lo Stato. Il gettito che verrebbe a mancare, infatti, sarebbe molto limitato. In sostanza, si tratterebbe di un semplice differimento delle imposte.


TOPLEGAL DIGITAL

Scopri TopLegal Digital, nuova panoramica sull’attualità del mondo legal, finance e aziendale

 

Sfoglia la tua rivista gratuitamente


TopLegal Digital
ENTRA