Processo Olivetti, la difesa vince in appello

Tutti assolti, "perché il fatto non sussiste", i 13 ex amministratori nel processo per le morti da amianto negli stabilimenti della Olivetti. La Corte d’appello di Torino ha infatti ribaltato la sentenza di primo grado che aveva visto condanne anche pesanti per i dirigenti (qui la notizia).

In attesa delle motivazioni, a risultare decisiva sembrerebbe essere stata con ogni probabilità l’annosa questione del c.d. effetto acceleratore dell'esposizione all'amianto, su cui non c'è unanimità presso la comunità scientifica. Su questo punto si è fondata la difesa del responsabile civile Telecom, con Luca Santa Maria e Alexander Bell, partner dello studio Luca Santa Maria.

TopLegal ha ricostruito tutte le parti del processo

L'ex presidente Carlo De Benedetti è stato assistito da Elisabetta Rubini e Tomaso Pisapia - mentre il fratello Franco Debenedetti è stato difeso da Alberto Mittone e Nicola Gianaria.  L'ex ministro Corrado Passera, co-amministratore delegato della società dal 1992 al 1996, è stato assistito da Guido Carlo Alleva.

Mario Gebbia e Maurizio Bortolotto, partner di Gebbia Bortolotto hanno difeso Roberto Frattini. Luca Achiluzzi e David Fracchia hanno assistito Manlio Marini, precedentemente condannato a quattro anni e otto mesi. 

Gli imputati Renzo Alzati, Filippo Demonte Barbera e Pierangelo Tarizzo hanno ricevuto assistenza da Claudio D’Alessandro e Matteo Chiantore mentre Bruno del Duomo e Teresa del Duomo hanno difeso Giuseppe Calogero. 

Giorgia Andreis e Antonio Fiumara hanno assistito Luigi Gandi, tra i soggetti che avevano ricevuto una delle pene più gravi in primo grado (quattro anni e due mesi).

Infine, Mariarosa Stefania Marelli ha difeso Anacleto Parziale, Luca Fiore ha agito per Luigi Pistelli mentre Michela Malerba e Luca Gastini hanno assistito Paolo Smirne.