Il mondo dell’energia si sta trasformando. I cambiamenti tecnologici, climatici, economici e normativi stanno creando nuove sfide e nuove opportunità che gli in house counsel del settore devono riuscire a governare. TopLegal ha chiesto ad alcuni dei principali legal counsel del settore di delineare i temi caldi sulle loro scrivanie. Le agende cambiano a seconda dello specifico ambito dell’energy in cui si lavora: i legali delle stazioni appaltanti a partecipazione pubblica hanno acceso i fari sul nuovo Codice degli Appalti; mentre chi lavora nella distribuzione di gas è alle prese col tema della disalimentazione degli utenti finali. Sul fronte rinnovabili, infine, si guarda al Dm 23/06/2016 che ha aggiornato i meccanismi d'incentivazione degli impianti a fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico.
Se questi sono singoli temi d’interesse, l’attenzione di tutti converge su un argomento trasversale - la digitalizzazione - che rappresenta una tra le più importanti leve con cui nei prossimi anni i player del mercato dell’energia innoveranno i propri modelli di business o l’attuale posizionamento per guadagnare il consenso di un consumatore a cui non basta più acquistare la sola energia elettrica o il gas, ma desidera servizi su misura e una smart home in cui i contatori, i sistemi di sicurezza e gli elettrodomestici siano interconnessi per facilitare e ottimizzare la gestione domestica. Secondo gli intervistati, per l’energy potrebbe profilarsi uno scenario simile a quello della telefonia: un tempo i telefoni avevano come unico scopo quello di effettuare chiamate; mentre adesso sono utilizzati per navigare su internet, sentire musica, guardare video, pagare bollette. Allo stesso modo, gli operatori dell’energy devono differenziare l’offerta per aprire nuove prospettive di marginalità.
La sfida non è banale per chi all’interno dell’azienda si occupa di affari legali, considerato che il settore è regolato lungo tutta la filiera. Quindi, secondo i direttori affari legali contattati da TopLegal, i molteplici cambiamenti dei quali è oggetto il settore renderebbero necessario, a livello comunitario e nazionale, l’adeguamento del quadro normativo e regolatorio, in modo da trasformarlo in “abilitatore” dell’innovazione. In mancanza di tale regolamentazione, i consulenti esterni - soprattutto se in possesso di competenze anche in Tlc - possono svolgere un ruolo chiave, utilizzando le norme scritte per un altro settore industriale regolamentato come il Tmt a vantaggio di quello energetico, traducendo in termini giuridici applicabili a questo comparto le innovazioni introdotte in un ambito industriale che ha già affrontato il tema della liberalizzazione e dell’integrazione dei servizi complementari.