di Marco Michael Di Palma
La strategia globale dei maggiori studi legali mondiali assume una forma sempre più chiara. Dopo l’accordo di fusione tra Allen & Overy e Shearman & Sterling, la scorsa settimana è stata annunciata l’unione tra gli inglesi di Herbert Smith Freehills e gli americani di Kramer Levin. Da questa operazione emergono due considerazioni: le fusioni tra pari, molto rare nel panorama legale Uk-Usa, e il ruolo dei clienti, fattore chiave nell’esercitare una pressione strategica a favore del consolidamento.
Kramer Levin Naftalis & Frankel, per esteso, è noto a New York per il settore delle ristrutturazioni e il fallimentare, e a Washington per le dispute commerciali. Sulla carta, Herbert Smith e Kramer Levin presentano una redditività quasi identica, rispettivamente del 34% e del 33%. Tuttavia, la decisione di creare un unico profit pool pone il tema di come armonizzare le strutture retributive. I ricavi per avvocato differiscono significativamente: quelli di Kramer Levin si attestano a 1,28 milioni di dollari, quasi il doppio rispetto a Herbert Smith, che si posiziona appena sotto i 700.000 dollari.
Come sottolineava il "Financial Times", le fusioni tra disuguali, che di fatto si configurano come acquisizioni, hanno meno probabilità di essere ostacolate per motivi politici e culturali. Risulta quindi un fattore favorevole che i ricavi complessivi degli americani rappresentino solo un quarto di quelli degli inglesi (435 milioni di dollari contro 1,6 miliardi) e che, a differenza di Herbert Smith, Kramer Levin ha registrato una crescita modesta negli ultimi anni.
La strategia di Herbert Smith punta chiaramente a ritagliarsi un ruolo di rilievo nel contenzioso, segnando un cambio di rotta rispetto agli anni 2000. All’indomani della fusione con l’australiano Freehills, Herbert Smith aveva dato priorità ai settori corporate, infrastrutture, miniere ed energia. Nel frattempo, molti studi elitari “white-shoe” di New York si sono allontanati dal contenzioso, preferendo il corporate/M&A, dove i margini di guadagno sono più elevati. Questo potrebbe rappresentare un'opportunità per Herbert Smith di conquistare una fetta maggiore del contenzioso transatlantico.
Dalla fusione tra Hogan & Hartson e Lovells, che ha dato vita a Hogan Lovells nel 2010, le fusioni tra studi di pari livello nel panorama legale Uk-Usa sono operazioni insolite. Diversi tentativi di creare integrazioni di alto livello tra i due mercati negli ultimi decenni sono falliti a causa di differenze culturali, distribuzione geografica, allineamento strategico e strutture manageriali incompatibili. Nel caso di Hogan Lovells, sono stati necessari anni prima che la fusione desse i suoi frutti, ma alla fine si è rivelata un successo, creando uno dei più grandi studi legali al mondo.
Tuttavia, l’ossessione per lo status tra i grandi studi in cerca di espansione globale sta diminuendo. La mossa di Herbert Smith potrebbe accelerare ulteriormente il consolidamento, soprattutto perché integrare un pezzo alla volta risulta più semplice rispetto alla gestione di enormi fusioni complesse.
Sento spesso professionisti criticare queste ambizioni globali, considerate come semplici costruzioni di imperi lontani dalle esigenze dei clienti. Tuttavia, queste critiche appaiono fuori luogo. Sono infatti i clienti a spingere le decisioni strategiche di espansione negli Stati Uniti, esercitando una crescente pressione sui loro consulenti legali affinché offrano una specializzazione sempre più ampia e approfondita. Poiché i clienti preferiscono affidarsi a un unico studio in grado di gestire tutte le loro necessità, gli accordi di collaborazione tra studi basati su relazioni di best friendship non sono più in grado di soddisfare le loro aspettative.
In definitiva, i clienti globali esigono consulenti globali. Per diventare uno studio legale di livello globale, è indispensabile avere una presenza significativa nel mercato legale più grande del mondo: gli Stati Uniti. Per gli studi, la strada verso la leadership globale passa inevitabilmente dagli Usa, dove le tariffe continuano a crescere senza sosta.
L’articolo è tratto dalla TopLegal Digital di novembre 2024 – n. 10. Registrati / accedi al tuo profilo per sfogliarla gratuitamente
Nella foto, la sede di Herbert Smith Freehills a Londra