Quattro studi nella seconda fase dell'accordo quadro per il riequilibrio della situazione patrimoniale e finanziaria di Pininfarina: Carlo Pavesio dello studio Pavesio e Associati e Andrea Novarese e Maria Cristina Storchi dello studio Latham & Watkins hanno assistito Pininfarina, mentre il pool di banche è stato assistito da Andrea Arosio, Claudia Parzani e Francesco Faldi dello studio Linklaters e gli aspetti contabili e fiscali sono stati curati da Angelo Bonissoni (in foto), Luca Nicodemi e Francesca Nigro dello studio Cba (advisor finanziario, Rothschild).
Sulla base delle deliberazioni adottate dagli istituti finanziatori, la seconda fase dell'operazione dovrà essere attuata mediante la sola cessione pro-soluto a Pincar (azionista di maggioranza di Pininfarina), da parte di tutte le banche finanziatrici, dei crediti vantati nei confronti di Pininfarina per un importo massimo complessivo di 70 milioni di euro, secondo modalità da definire. Tra le modalità di esecuzione della seconda fase previste dall'accordo quadro in relazione alla cessione dei crediti, è prevista la possibilità che si proceda a un aumento di capitale in opzione di Pininfarina e che Pincar sottoscriva i diritti di opzione a essa spettanti mediante rinuncia ai crediti acquisiti dalle banche finanziatrici. Si è invece escluso che la seconda fase dell'operazione venga attuata mediante cesisone del marchio di proprietà di Pininfarina relativo alla classe 12 (automotive) e dei marchi di proprietà di Pininfarina Extra srl, relativi a tutte le altre classi, a una società di nuova costituzione partecipata dalle banche finanziatrici.